L’associazione nazionale dei comuni italiani si è fatta portavoce dei risultati ottenuti grazie al piano nazionale di ripresa e resilienza nel settore della mobilità sostenibile. Nei prossimi mesi, a roma, si terrà l’eco festival della mobilità sostenibile e delle città intelligenti, un appuntamento che punta a valutare gli sviluppi maturati in Italia nel campo delle infrastrutture e della gestione dei trasporti pubblici. Vito Parisi, vicepresidente Anci con delega ai trasporti, ha sottolineato come i comuni abbiano giocato un ruolo cruciale nella realizzazione di progetti che, pur ancora in corso, mostrano un’adesione rigorosa a tempi e obiettivi stabiliti dal pnrr.
Il ruolo dei comuni nella realizzazione del pnrr per la mobilità
Secondo Vito Parisi, i comuni sono stati protagonisti nel tradurre in pratica le indicazioni del pnrr riguardanti la mobilità urbana e sostenibile. Molte opere sono già state avviate e numerose altre sono in fase di completamento, puntando a migliorare non solo la rete stradale ma anche i collegamenti con mezzi pubblici a basso impatto ambientale. La parola d’ordine è stata rispettare le scadenze, un risultato non secondario considerando la complessità delle procedure burocratiche e tecniche. Questi cantieri hanno interessato in molte città italiane diverse tipologie di infrastrutture, dal rinnovo delle flotte dei mezzi pubblici al potenziamento delle piste ciclabili, passando per progetti dedicati all’intermodalità tra trasporto su ferro e sharing mobility.
Difficoltà e capacità di azione sul territorio
Parisi ha evidenziato inoltre come i comuni si siano trovati spesso in prima linea nell’affrontare difficoltà legate a stabilire priorità e coordinare i diversi attori, ma il saldo positivo è che in molti casi si sono anticipate le previsioni nazionali, dimostrando concretezza e capacità di azione tempistica sul territorio.
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Necessità di una governance più strutturata per il trasporto pubblico
Durante la presentazione dell’eco festival, Parisi ha poi spostato l’attenzione sul tema della governance del trasporto pubblico locale. Ha ribadito che però le infrastrutture da sole non bastano, senza un piano gestionale serio che superi i piani urbani di mobilità sostenibile . Serve una struttura di governo dedicata, ovvero agenzie di trasporto con competenze ben definite e manager capaci di affrontare le complessità quotidiane del trasporto pubblico.
Promuovere un quadro decisionale a livello locale, in stretto collegamento con i comuni, diventa essenziale per affrontare sfide crescenti come la flessibilità dei servizi, la gestione delle nuove tecnologie e la sostenibilità economica delle aziende di trasporto.
Risorse economiche e finanziamenti
Parisi ha sottolineato la necessità di un incremento delle risorse economiche stanziate. Il fondo attuale, a suo dire, non permette di soddisfare i bisogni reali, e ciò limita la possibilità di mettere in piedi sistemi di trasporto più efficienti e moderni. È stato quindi auspicato un ripensamento che dia maggiore spazio e continuità al finanziamento delle agenzie di trasporto nei territori.
Modelli virtuosi nei comuni piccoli e medi da estendere alle grandi città
Un aspetto interessante evidenziato da Parisi riguarda le esperienze già in atto nelle realtà territoriali di dimensioni medio-piccole. Questi enti sembrano aver sperimentato modelli di gestione e collaborazione che, prima di tutto, si sono rivelati più duttili nell’adattarsi alle mutate esigenze di mobilità.
Secondo lui, queste buone pratiche potrebbero fare da guida per gli enti delle grandi città, spesso più complessi da gestire proprio per le dimensioni e la densità di utenza. La gestione locale, con un forte legame con la comunità, ha permesso di anticipare evoluzioni importanti, specie nel combinare trasporto pubblico e sharing di biciclette o automobili. Questo scambio di dati, reso possibile in modo più agile dai piccoli e medi comuni, rappresenta un passo avanti significativo.
Dati condivisi e domanda di trasporto pubblico
Parisi ha quindi espresso la speranza che i dati provenienti da queste esperienze possano essere condivisi presto in modo trasparente. Oggi infatti la domanda nel trasporto pubblico si basa ancora principalmente su dati storici, senza cogliere le trasformazioni che emergono ogni giorno davanti alle stazioni ferroviarie o nei sistemi di mobilità alternativa.
Sfide future: intelligenza artificiale e guida autonoma in un trasporto pubblico pubblico
Parisi ha concluso con uno sguardo verso il futuro della mobilità, puntando l’attenzione su temi che potrebbero riscrivere il modo in cui si spostano le persone. La guida autonoma e l’intelligenza artificiale sono diventate realtà sempre più presenti, pronte a rivoluzionare il trasporto pubblico e privato. Il timore è che questo passaggio cruciale possa sfuggire al controllo pubblico e finire nelle mani di interessi privati.
Il vicepresidente Anci ha sottolineato la necessità di mantenere i processi decisionali e gestionali sotto la responsabilità pubblica, per tutelare gli interessi collettivi. Le tecnologie vanno accolte e integrate, ma non senza adeguate garanzie di trasparenza e controllo, garanzie che solo un’istituzione pubblica può dare.
Il confronto all’eco festival della mobilità sostenibile di roma si annuncia quindi un momento importante per definire le linee di lavoro e le priorità che guideranno il prossimo quinquennio. I rappresentanti dei comuni italiani punteranno a consolidare ciò che è stato avviato, puntando sulle risorse locali e sui modelli già avviati, in vista di una mobilità a misura di cittadino e più rispettosa dell’ambiente.