Oggi, Napoli si ferma per ricordare una delle pagine più tragiche della sua storia recente: la strage del Rapido 904, avvenuta 40 anni fa. Una commemorazione solenne che riporta alla mente il dolore di quelle vittime innocenti e l’importanza di mantenere viva la memoria storica, per evitare che simili atti di violenza possano ripetersi. In un clima di riflessione e di impegno civile, le istituzioni e i cittadini si uniscono per ricordare quanto avvenne in quel fatidico giorno.
L’importanza della memoria nella cultura civica
La memoria storica gioca un ruolo cruciale nel mantenimento della coscienza civica di una comunità. In occasioni come quella del 40° anniversario della strage del Rapido 904, diventa un momento importante per approfondire il significato di questi eventi. La commemorazione non è solo un omaggio alle vittime, ma anche un richiamo ad una società che deve rimanere vigile di fronte a ogni forma di violenza, terrorismo e sopraffazione.
Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania, ha sottolineato quanto sia fondamentale non dimenticare il passato e i legami che uniscono le violenze della storia italiana a parallelismi con il presente. “C’era un disegno da scongiurare—ha affermato Ricci—fatto da pezzi dello Stato inquinati, terrorismo, fascismo e camorra.” Questa affermazione è un invito a riflettere sulla complessità dei fenomeni sociali e politici che hanno scosso il Paese in momenti critici e sull’importanza di riconoscere e combattere quelle forze che minacciano la democrazia.
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Rinnovo dell’impegno contro le ideologie violente
Durante la commemorazione, Ricci ha evidenziato la necessità di costruire “una grande alleanza contro i nemici della democrazia.” Questa chiamata all’azione richiama l’importanza di unirsi contro quelle ideologie violente e xenofobe che, seppur sotto forme diverse, continuano a protrarsi nel tempo. L’alleanza proposta va oltre i confini della sinistra politica, mirando a coinvolgere tutte le forze sociali e civili, affinché la memoria delle vittime possa trasformarsi in un impegno concreto a favore della pace e della giustizia sociale.
La presenza di delegazioni, come quella della Cgil di Bologna, indica un sentimento di solidarietà che trascende i confini locali. La memoria delle 16 vittime della strage del Rapido 904 deve diventare un simbolo di pace e unità non solo a Napoli, ma in tutto il Paese. È necessario, quindi, unire gli sforzi di tutta la società civile per garantire che le lezioni del passato non vengano dimenticate e che una lotta comune contro ogni forma di violenza diventi un obiettivo condiviso.
Un momento di riflessione collettiva
La commemorazione a Napoli non è solo una cerimonia, ma un’opportunità di riflessione per tutta la comunità. La partecipazione di cittadini, associazioni e rappresentanti politici è essenziale per creare un momento di condivisione che permetta a tutti di confrontarsi con il proprio passato e il presente. Ogni anno, il 23 dicembre, si ricorda la strage in modo tale che le nuove generazioni possano apprendere e fare propria la storia, rendendola parte integrante della loro educazione civica.
È attraverso le celebrazioni come queste che si intende rafforzare il tessuto democratico del Paese, preservando la memoria delle vittime e riconoscendo l’importanza della pace. La partecipazione attiva alla commemorazione rappresenta un modo per affrontare le ingiustizie e rilanciare l’impegno di tutti per un futuro senza violenza, fondata su valori di tolleranza, rispetto e solidarietà.
L’auspicio è che queste riflessioni non si limitino a un giorno, ma possano diventare un impegno quotidiano per rendere Napoli e l’Italia un luogo più giusto e vivibile per tutti.