Cisterna adotta misure urgenti contro la diffusione delle zanzare per prevenire malattie virali

Cisterna adotta misure urgenti contro la diffusione delle zanzare per prevenire malattie virali

Cisterna di Latina attiva un piano urgente con disinfestazioni e norme per cittadini e imprese contro la diffusione del West Nile virus e altre malattie trasmesse dalla zanzara tigre.
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Cisterna di Latina ha avviato un piano urgente di disinfestazione e adottato norme obbligatorie per cittadini e imprese per prevenire la diffusione del West Nile virus e altre malattie trasmesse da zanzare, coinvolgendo la comunità nel controllo dei ristagni d’acqua. - Gaeta.it

Cisterna di Latina ha attivato un piano immediato contro la diffusione di malattie trasmesse dalle zanzare, dopo la conferma di casi di West Nile virus in zona. Il sindaco Valentino Mantini ha firmato un’ordinanza che prevede interventi di disinfestazione e una serie di obblighi per cittadini e imprese. L’obiettivo è impedire il moltiplicarsi degli insetti vettori e ridurre il rischio di infezioni da virus come West Nile, Dengue, Chikungunya e Zika.

Un trattamento immediato contro il west nile virus

Questa mattina il sindaco Mantini ha ordinato un trattamento immediato di disinfestazione sul territorio comunale, concentrandosi su aree considerate a rischio di esposizione al West Nile virus. La decisione arriva dopo la diagnosi di due pazienti ricoverati all’ospedale Goretti di Latina, di cui almeno uno residente a Cisterna. Le condizioni del paziente migliorano, ma la situazione ha allarmato le autorità sanitarie.

Interventi di disinfestazione

Il trattamento di disinfestazione riguarderà prevalentemente la lotta agli insetti adulti, riducendo la diffusione della zanzara tigre e altre specie vettori di malattie arbovirali. Il sindaco ha ricordato, nell’ordinanza, che questi interventi prevedono l’uso di sostanze chimiche che possono risultare tossiche e avere un impatto sull’ambiente e sulla salute pubblica, quindi vanno effettuati solo quando necessario e non a scopo preventivo o periodico.

Oltre alla disinfestazione, l’azione comune si rivolge anche a evitare la creazione di nuovi punti di proliferazione delle zanzare e a sensibilizzare i cittadini sul ruolo che ognuno può giocare nella prevenzione.

Norme per la prevenzione delle arbovirosi legate alle zanzare

Il secondo capitolo dell’ordinanza si concentra su particolari norme di comportamento per residenti, imprese, cantieri e gestori di aree pubbliche o private. La prevenzione si basa soprattutto sull’eliminazione o corretta gestione di possibili ristagni d’acqua, indispensabili per lo sviluppo delle larve di zanzara.

Vengono indicati diversi obblighi concreti: non abbandonare contenitori e oggetti all’aperto che possono raccogliere acqua piovana; pulire regolarmente sottovasi e annaffiatoi; coprire contenitori, vasche e bidoni con teli impermeabili o zanzariere; svuotare frequentemente acqua stagnante anche nei cimiteri sostituendo l’acqua o usando sabbia nei vasi; mantenere in efficienza laghetti e fontane ornamentali introducendo pesci larvivori; prosciugare piscine non in uso per eliminare potenziali focolai.

Queste regole puntano a chiudere il ciclo vitale degli insetti durante le diverse fasi del loro sviluppo. I ristagni d’acqua, anche piccoli e temporanei, rappresentano il fulcro del problema se non vengono corretti responsabilmente.

Chi deve vigilare sull’acqua stagnante e come

L’ordinanza si rivolge in modo specifico anche a figure che hanno l’obbligo di curare aree e impianti potenzialmente favorevoli all’accumulo d’acqua. I proprietari di edifici devono mantenere efficienti i sistemi di raccolta delle acque piovane ed evitare ristagni, mentre i gestori di cantieri devono intervenire per coprire o svuotare contenitori, evitando che in aree di scavo si creino pozze d’acqua.

Gli amministratori di aree pubbliche come corsi d’acqua, canali e sistemi ferroviari devono vigilare sullo stato delle canalizzazioni per assicurare un corretto deflusso delle acque piovane ed evitare accumuli di detriti. Attività agricole, orti e vivai devono limitare i metodi di irrigazione che favoriscono ristagni e attivare sistemi di lotta antilarvale sui terreni e nelle serre.

Particolare attenzione è rivolta anche a industrie, depositi di materiali, rottamatori e simili, chiamati ad adottare misure per impedire qualsiasi raccolta d’acqua stagnante nei propri spazi aperti. L’adozione di questi obblighi si inserisce in un contesto di responsabilità collettiva per contrastare la proliferazione degli insetti vettori di virus.

Monitoraggio continuo per scongiurare nuovi focolai

La situazione emersa a Cisterna segnala la necessità di un controllo costante su più fronti: sanitario, ambientale e sociale. Il riconoscimento tempestivo di casi di malattie trasmesse da zanzare legate all’ambiente locale ha portato ad attivare azioni mirate e precise, mettendo in moto anche la partecipazione da parte dei cittadini e delle associazioni che gestiscono spazi verdi o attività produttive.

Nel tempo, queste misure dovranno essere accompagnate da un continuo monitoraggio degli insetti e della possibile presenza di virus in animali e insetti, come già rilevato dalla Asl di Latina. Compare dunque un sistema di sorveglianza che guarda agli ambienti più sensibili, insieme a campagne informative per diffondere abitudini utili a evitare punture e contagi.

La prevenzione resta la chiave per limitare gli effetti di virus quali dengue, chikungunya e zika, di origine tropicale ma arrivati ormai anche in regioni temperate. Il contrasto alla zanzara tigre e agli altri vettori passa per interventi mirati sul territorio, regolamentazione precisa e la collaborazione attiva dei cittadini. Cisterna ha deciso di muoversi in questa direzione per contenere rischi crescenti legati a queste malattie.

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