L’emissione del nuovo Btp Più ha registrato un grande successo, con una raccolta che ha superato i 14,9 milioni di euro nelle sue giornate di collocamento. Il Ministero dell’Economia ha reso noto che i tassi cedolari finali sono stati rivisti al rialzo, offrendo così un’opportunità interessante per gli investitori. Con dettagli chiari e specifici, vediamo cosa è emerso in questa decisiva fase di collocamento.
Dettagli sul collocamento e il successo della raccolta
Il collocamento del Btp Più ha chiuso ufficialmente alle 13:00, segnando la fine di un’importante operazione di raccolta che ha visto una notevole adesione da parte degli investitori. Nel quarto ed ultimo giorno, sono stati registrati ben 39.759 contratti, per un controvalore che si attesta a 1.096.376.000 euro. Questo risultato porta il totale del collocamento a oltre 14,9 milioni di euro, un chiaro segno dell’interesse cresciuto per questo strumento di investimento.
L’operazione è stata gestita attraverso l’intermediazione di tre banche dealer: Intesa Sanpaolo, UniCredit e Banca Monte dei Paschi di Siena, supportate anche da due banche co-dealer, Banca Akros e Banca Sella Holding. Questi attori hanno svolto un ruolo cruciale nella facilitazione delle transazioni sulla piattaforma mot di Borsa Italiana, dove gli investitori hanno concretizzato i loro acquisti. La scelta del Btp Più, che prevede un rendimento garantito e la possibilità di rimborso anticipato, ha trovato un pubblico attento e desideroso di mettere al sicuro i propri risparmi.
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Tassi cedolari rivisti al rialzo: un’opportunità da non perdere
Un aspetto fondamentale del Btp Più è l’adeguamento dei tassi cedolari comunicato dal Ministero dell’Economia. In base alle condizioni di mercato attuali, i tassi sono stati rivisitati al rialzo rispetto a quanto annunciato inizialmente il 14 febbraio. Per i primi quattro anni, il tasso cedolare è fissato al 2,85%, anziché il previsto 2,80%. Per gli anni successivi, dal quinto all’ottavo, il tasso si attesta al 3,70%, contro il 3,60% inizialmente indicato.
Questa modifica rappresenta un incremento percentuale significativo, superiore all’8%, creando un’attrattiva per chi desidera diversificare i propri investimenti. Con un investimento di 10.000 euro, e tenendo conto di una trattenuta fiscale del 12,5%—considerata inferiore rispetto al 26% sui dividendi—il risparmiatore può attendersi, dopo otto anni, un guadagno netto di 2.422 euro. Questo calcolo evidenzia un rendimento netto annuo del 3,03%, dato da prendere in considerazione nel contesto dell’inflazione, un fattore determinante che può influenzare significativamente il valore reale degli investimenti.
Garanzie e possibilità di rimborso anticipato
Un ulteriore elemento di interesse del Btp Più è rappresentato dalla sua scadenza e dalle opzioni di rimborso. Il titolo presenta una data di godimento del 25 febbraio 2025 e una scadenza fissata per il 25 febbraio 2033. Questo ampio arco temporale si traduce in una pianificazione a lungo termine che può risultare vantaggiosa per chi desidera investire in titoli di Stato.
Ai sottoscrittori che decideranno di mantenere il Btp Più fino al termine del quarto anno, è garantita un’opzione di rimborso anticipato, che consente di richiedere il rimborso dell’intero capitale o di una sua quota. Questa operazione deve essere comunicata alla propria banca o all’ufficio postale, con una finestra temporale compresa tra il 29 gennaio e il 16 febbraio 2029. Tale flessibilità rappresenta un ulteriore incentivo per gli investitori, offrendo la possibilità di rientrare nel capitale investito qualora le condizioni di mercato lo rendano opportuno.
In sintesi, il collocamento del Btp Più si chiude con dati impressionanti e revisione al rialzo dei tassi, facendo così crescere le aspettative per i risparmiatori in un contesto di mercato sempre più competitivo.