A distanza di otto anni dalla tragedia dell’Hotel Rigopiano, Chieti ha commemorato le vittime con una cerimonia toccante, mantenendo viva la memoria di quelle vite interrotte. In un clima di rispetto e cordoglio, le famiglie delle vittime e le autorità locali si sono riunite per onorare la memoria di Dino Di Michelangelo e degli altri scomparsi nel tragico evento.
La cerimonia di commemorazione
La cerimonia istituzionale, nonostante il freddo e la pioggia, ha richiamato l’attenzione della comunità e delle autorità locali. Presenti i rappresentanti delle istituzioni del territorio, la manifestazione ha avuto luogo presso il monumento dedicato in via d’Aragona, un luogo simbolico per ricordare il dramma vissuto e rendere omaggio alle vittime. Tra i partecipanti, spiccavano le figure della famiglia Di Michelangelo, la madre Loredana Lazzari e il fratello Alessandro, che hanno espresso la loro gratitudine verso tutti coloro che hanno mostrato supporto in questo lungo e difficile cammino.
Il sindaco di Chieti, Diego Ferrara, ha sottolineato l’importanza di questo momento, definendolo “un abbraccio doloroso”. Il primo cittadino ha ribadito la ferma volontà del Comune di rimanere a fianco della famiglia e di tutta la comunità, affinché la memoria delle vittime non venga mai dimenticata. Ferrara ha ricordato l’essenza di unire le forze per affrontare il lutto e fare memoria di chi ha perso la vita, sottolineando l’importanza di continuare a lavorare per la giustizia, onorando così il ricordo di Dino, un poliziotto dedito al suo lavoro e alla sua città.
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Le parole della famiglia Di Michelangelo
Durante la cerimonia, parole cariche di emozione sono state pronunciate da Loredana Lazzari e Alessandro Di Michelangelo. La madre e il fratello di Dino hanno ribadito l’importanza di rimanere uniti nel ricordare la loro perdita. Per loro, commemorare Dino non rappresenta solo un atto di memoria, ma anche una battaglia per ottenere giustizia e chiarezza riguardo gli eventi che hanno portato alla tragedia dell’Hotel Rigopiano.
“Ricordare Dino è doloroso ma necessario”, hanno dichiarato, enfatizzando come questa occasione rappresenti per loro un’importante opportunità per mantenere viva la sua memoria e continuare a lottare per la giustizia. Hanno anche espresso riconoscenza verso la Procura di Pescara e le istituzioni locali, sottolineando l’importanza del supporto ricevuto nel loro cammino di dolore e speranza. La famiglia ha invitato tutti a riflettere su quanto accaduto, sottolineando la responsabilità delle istituzioni nel garantire che tragedie simili non si verifichino più.
In questo modo, il ricordo di Dino Di Michelangelo diventa non solo una questione privata, ma una riflessione collettiva per la comunità di Chieti, un monito a non dimenticare e a lavorare insieme per un futuro migliore e più sicuro.