La recente approvazione della mozione per la creazione della Cittadella della giustizia a Chieti segna un passo significativo verso una maggiore efficienza dei servizi giuridici nella città. Promossa da Luigi Febo, presidente del Consiglio comunale, con il supporto della vicepresidente Silvia Di Pasquale, la proposta ha ricevuto l’approvazione della maggioranza, nonostante le obiezioni dei gruppi di minoranza, tra cui Fratelli d’Italia. Questo progetto, che prevede l’ampliamento dell’attuale palazzo di Giustizia e la riqualificazione dell’ex ospedale di via Arniense, mira a centralizzare gli uffici giudiziari e a rendere i servizi più accessibili ai cittadini.
Dettagli della mozione approvata
La mozione per la Cittadella della giustizia, approvata dal Consiglio comunale di Chieti, si propone di risolvere una questione annosa riguardante la delocalizzazione degli uffici giudiziari. Il progetto presenta un piano concreto: l’ampliamento dell’attuale palazzo di Giustizia attraverso la rifunzionalizzazione dell’ex ospedale di via Arniense e la costruzione di un nuovo edificio dedicato a uffici, archivi e servizi. La proposta mira a unire Tribunale e Procura in un’unica sede, garantendo non solo una maggiore efficienza operativa, ma anche un risparmio economico per l’Amministrazione comunale.
I contrari alla mozione, tra cui il consigliere di maggioranza Alberto Chiavaroli e il gruppo di Fratelli d’Italia, hanno espresso preoccupazioni riguardo ai dettagli e alle modalità di attuazione del progetto. Tuttavia, il sostegno della maggioranza ha permesso alla mozione di passare con un ampio consenso, segno di una volontà generale di migliorare i servizi giuridici della città.
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Il supporto dell’Amministrazione comunale
Luigi Febo, presidente del Consiglio, ha sottolineato l’importanza di questo progetto come parte integrante della strategia dell’Amministrazione per stabilizzare e potenziare la presenza degli uffici giudiziari a Chieti. Secondo Febo, l’obiettivo è quello di evitare ulteriori delocalizzazioni che potrebbero compromettere l’economia cittadina. Attraverso una sinergia istituzionale costruita in tre anni e mezzo di governo, la mozione intende accorpare in un’unica sede sia il Tribunale che la Procura, risolvendo così il problema dei costi elevati dovuti alle attuali locazioni.
L’Amministrazione sta anche considerando la possibilità di acquisire il palazzo del Tribunale dalla Spa pubblica Invimit, attualmente proprietaria dell’immobile. Questa acquisizione sarebbe un passaggio fondamentale per alleviare il ministero della Giustizia dagli oneri relativi agli affitti e per garantire una stabilità a lungo termine per gli uffici giudiziari.
Benefici per la comunità e la riqualificazione urbana
Il progetto della Cittadella della giustizia non si limita a migliorare i servizi legali; ha anche l’obiettivo di riqualificare la zona circostante. Gli spazi che verranno creati nelle vicinanze del Tribunale saranno progettati per rispondere alle esigenze funzionali di entrambe le istituzioni, garantendo al contempo una migliore organizzazione e connessione con le infrastrutture esistenti e in fase di sviluppo.
La riqualificazione dell’area porterà benefici a tutta la comunità di Chieti, esercitando un effetto positivo sul tessuto urbano e contribuendo a contrastare il fenomeno di svuotamento che ha colpito la città negli ultimi quindici anni, caratterizzato dalla perdita di uffici pubblici e residenti. Attraverso la realizzazione di questa Cittadella, l’Amministrazione mira a creare un ambiente più accogliente e operativo per i cittadini, migliorando così la qualità della vita e relazionando le istituzioni in modo più efficace.
L’idea di unificare i servizi giuridici in un solo luogo non solo migliora l’efficienza operativa, ma simboleggia anche un significativo passo avanti per Chieti, contribuendo a un futuro più promettente e ben organizzato.