Chiarimenti richiesti sul coinvolgimento dell'astrologia nelle conferenze sanitarie italiane

Chiarimenti richiesti sul coinvolgimento dell’astrologia nelle conferenze sanitarie italiane

L’Associazione Luca Coscioni chiede al Ministero della Salute di chiarire la distinzione tra scienza e credenze non fondate, dopo l’intervento controverso di un astrologo in un evento istituzionale.
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Chiarimenti richiesti sul coinvolgimento dell'astrologia nelle conferenze sanitarie italiane - Gaeta.it

In un momento in cui la salute pubblica è al centro del dibattito, l’Associazione Luca Coscioni si fa portavoce di una richiesta di chiarezza al Ministero della Salute. A seguito di un episodio controverso avvenuto durante una conferenza il 5 dicembre, emerge la necessità di ristabilire la distinzione tra pratiche scientifiche e credenze non fondate, come l’astrologia. La lettera aperta, firmata da eminenti personalità del mondo scientifico e politico, accende i riflettori su un tema delicato: l’influenza delle credenze non scientifiche nel settore sanitario.

Il controverso intervento dell’astrologo

L’evento a cui si fa riferimento era organizzato dalla Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori e ha visto la partecipazione di Rino Liuzzi, noto astrologo con il soprannome di Jupiter. Durante la sua presentazione, Liuzzi ha parlato degli effetti dei pianeti, come Luna e Giove, sul corpo umano, suggerendo che il benessere dipenderebbe dal “essere in equilibrio con l’universo”. Nulla di scientifico, ma piuttosto un richiamo a pratiche astologiche che, pur avendo un seguito tra il pubblico, non trovano fondamento nelle evidenze mediche.

L’intervento si è svolto in un contesto istituzionale, alimentando le preoccupazioni su come tali affermazioni possano influenzare la percezione del pubblico riguardo alla cura e alla prevenzione delle malattie, in particolare quelle gravi come il cancro. La lettera aperta evidenzia che non è la prima volta che argomenti simili vengono trattati in ambito medico, e che il rischio è quello di confondere il pubblico.

La risposta delle personalità della scienza

Il documento, siglato da 51 esperti tra cui nomi di spicco come Michele De Luca, Silvio Garattini e Roberto Defez, sottolinea l’importanza di mantenere separati il campo della scienza e quello delle credenze personali. Il dott. Silvio Garattini, esperto nel settore farmaceutico, spiega come l’inasprimento delle pratiche non scientifiche possa indebolire la fiducia del pubblico nei metodi di cura validati. L’idea che gli astri possano avere un impatto reale sulla salute, secondo gli esperti firmatari, non fa altro che distogliere l’attenzione dalle strategie efficaci di prevenzione e cura.

La lettera pone quindi l’accento sulla necessità di preservare l’integrità del sistema sanitario e la fiducia negli interventi basati su prove scientifiche. Spiegano che la scienza ha un metodo preciso, che richiede validazione e sperimentazione. Concedere spazio a discorsi quali quelli dell’astrologo potrebbe minare anni di lavoro fatto per affermare la rilevanza della scienza nella salute pubblica.

Il rischio di trasmettere messaggi fuorvianti

La presenza di tali affermazioni all’interno di eventi pubblici e istituzionali, specialmente sotto l’egida di associazioni finanziate anche con fondi pubblici, pone una questione seria. Gli esperti avvertono che il messaggio derivante dall’evento è potenzialmente dannoso. “Volete guarire dal cancro o evitare di contrarlo? Affidatevi agli influssi dei pianeti”, suggeriscono i firmatari. Questo messaggio, portato avanti in un contesto dove la scienza dovrebbe prevalere, potrebbe influenzare in modo negativo le scelte di molti.

L’Associazione Luca Coscioni e gli scienziati firmatari chiedono che il Ministero della Salute si prenda carico di ribadire il suo ruolo nella promozione della scienza. Sottolineano che le istituzioni hanno il dovere di difendere l’authenticity e il rigore del metodo scientifico, che rappresenta l’unico strumento efficace per combattere le malattie. La richiesta è chiara: gli organismi pubblici devono essere il baluardo della verità scientifica, senza deviationi verso pratiche non supportate e non verificate.

Necessità di un richiamo all’autorità

Infine, la lettera si conclude con un appello a rinnovare l’impegno a favore della salute pubblica e della corretta informazione. L’Associazione, insieme agli accademici, segnalano che allontanarsi da dati e metodi scientifici significa tradire la missione di chi lavora per il benessere collettivo. L’auspicio è quindi quello di vedere un passo indietro delle pratiche non scientifiche all’interno delle istituzioni dedicate alla salute, affinché possa essere garantito il rispetto e la priorità per la medicina basata sull’evidenza.

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