L’amministrazione comunale di Ascoli Piceno, unita all’Unione degli Istriani, ha commemorato il Giorno del Ricordo con una cerimonia nella suggestiva cornice di Largo Martiri delle Foibe, situato nel quartiere di Monticelli. Questa ricorrenza rappresenta un momento significativo per onorare la memoria degli esuli italiani delle terre istriane e dalmate e per rendere omaggio alle vittime dell’eccidio delle Foibe, avvenuti durante la Seconda Guerra Mondiale e negli anni immediatamente successivi. La manifestazione ha visto la partecipazione di numerose autorità e cittadini, evidenziando la volontà collettiva di ricordare una pagina dolorosa della storia italiana.
Cerimonia di commemorazione e partecipazione delle autoritÃ
La cerimonia ha avuto luogo alla presenza di diverse figure istituzionali, tra cui il prefetto Sante Copponi e il Vescovo Gianpiero Palmieri. Anche il presidente del consiglio comunale, Alessandro Bono, le autorità civili e militari, insieme alla Fanfara dei Bersaglieri di Ascoli, hanno preso parte a questo evento di grande significato. La partecipazione di associazioni combattentistiche e di alunni dell’Istituto Comprensivo Don Giussani ha ulteriormente arricchito il momento, rendendo la commemorazione un evento collettivo e inclusivo.
Un simbolo della memoria è stata la corona di fiori deposta sul monumento commemorativo, un atto simbolico che ha rappresentato non solo il ricordo individuale, ma anche quello collettivo di una storia che continua a influenzare le coscienze delle nuove generazioni. La presenza della comunità scolastica è emblematicamente legata alla volontà di trasmettere ai giovani la memoria storica, affinché le sofferenze passate non vengano dimenticate e diventino parte integrante della formazione dell’identità italiana.
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Inaugurazione delle panchine letterarie come simbolo di memoria
Durante la cerimonia è stata inaugurata una speciale installazione: le ‘panchine letterarie’, donate dall’associazione “Nell’Arte”. Questi arredi urbani non solo abbelliscono lo spazio, ma portano con sé significati e ricordi significativi. Le panchine sono decorate con due temi centrali nella commemorazione: quella dedicata all’esploratore Amerigo Vespucci, con un vascello dipinto sulla spalliera e le quattro repubbliche marinare rappresentate sul sedile, mentre l’altra panchina è dedicata alla figura di Norma Cossetto.
Questa panchina custodisce un ritratto che rappresenta il sorriso eterno di Norma e il simbolo dell’Istria, entrambi su uno sfondo tricolore. Gian Luigi Pepa, artista e membro dell’associazione “Nell’Arte”, ha dichiarato come quest’opera oggi abbia un valore emozionale forte. La scelta di onorare Norma e il suo tragico epilogo sottolinea l’importanza della sua storia, che è divenuta simbolo di una comunità in cerca di dignità e riconoscimento.
La storia di Norma Cossetto e l’importanza della memoria
Norma Cossetto è diventata, nel corso degli anni, una delle figure emblematiche per il ricordo delle vittime delle Foibe e delle violenze subite dagli italiani istriani e dalmatini. La sua vicenda, caratterizzata da una giovinezza spezzata e da un destino tragico, rappresenta le sofferenze di un intero popolo che ha vissuto il dramma dell’esilio e della perdita della propria identità . Il sorriso immortalato sulla panchina diventa così un legame tangibile tra passato e presente, un richiamo alla memoria che invita a riflettere sulle ingiustizie storiche e sull’importanza della dignità umana.
L’arte, in questo contesto, si fa strumento di memoria collettiva, permettendo non solo di ricordare, ma di educare le future generazioni. L’impegno di mantenere viva la memoria storica è fondamentale affinché episodi come quelli delle Foibe non vengano dimenticati, e affinché la ricerca di identità e appartenenza possa trovare la sua espressione in una società che abbraccia la diversità e i legami di comunità .
Eventi come quello organizzato ad Ascoli Piceno rappresentano una testimonianza viva del legame tra storia e cultura, invitando tutti a riflettere e a riconoscere il valore della memoria nella costruzione di un futuro più consapevole e inclusivo.