Celebrazione dei genitori di Maria: la Messa in onore di Sant'Anna al Vaticano

Celebrazione dei genitori di Maria: la Messa in onore di Sant’Anna al Vaticano

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Celebrazione dei genitori di Maria: la Messa in onore di Sant'Anna al Vaticano - Gaeta.it

La giornata di ieri, 26 luglio, ha visto la parrocchia di Sant’Anna in Vaticano centrale palco di una significativa celebrazione eucaristica, presieduta dal cardinale Robert Prevost. Questo evento ha messo in luce l’importanza del ruolo dei nonni e degli anziani nell’educazione dei giovani, richiamando l’attenzione di una comunità intera sull’eredità di valore che queste figure portano con sé. Un messaggio di speranza e riconoscenza è stato accolto con calore da tutti i fedeli presenti nella storica chiesa.

Significato della Messa nella parrocchia di Sant’Anna

La parrocchia di Sant’Anna, ubicata nel cuore del Vaticano, ha una storia ricca e affascinante. Fondata nel 1929 da Papa Pio XI, essa funge da luogo di culto per molti, avendo accolto numerose liturgie eucaristiche nella sua architettura barocca, caratterizzata da una pianta ellittica. La celebrazione di ieri si è articolata in varie messe che hanno riflettuto sulla figura dei nonni, tradizionalmente collegati alla Santa Anna, madre della Vergine Maria e nonna di Gesù.

Il cardinale Prevost ha evidenziato come la presenza degli anziani nelle famiglie non solo deve essere rispettata, ma anche valorizzata. Durante la sua omelia, ha espresso l’auspicio che “gli anziani non vengano mai esclusi”, sottolineando il loro ruolo essenziale nel tessuto sociale. Questo messaggio si ricollega anche alla prossima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani, prevista per il 28 luglio, che offrirà alle diocesi del mondo l’opportunità di riflettere su questo tema cruciale.

Il ruolo educativo dei nonni e dei genitori

Nell’ambito dell’educazione e della formazione cristiana dei figli, il cardinale ha sottolineato che i nonni e i genitori ricoprono una funzione imprescindibile. Riferendosi al messaggio di Papa Francesco, ha citato l’importanza di considerare gli anziani come veri e propri mentori, “siano amati e valorizzati”. La narrazione biblica ci mostra che anche Maria, chiamata da Dio a essere la madre del Salvatore, ha ricevuto la sua formazione e il suo amore per Dio attraverso gli insegnamenti dei suoi genitori.

Il cardinale ha esemplificato come il supporto e la guida che i nonni offrono costituiscano una fonte di saggezza e illuminazione per i giovani, suggerendo che questi ultimi, per quanto veloci nella propria corsa verso il futuro, necessitano delle radici stabili e delle esperienze dei loro antenati. Questo apporto, secondo Prevost, è fondamentale per aiutare i giovani a riconoscere la bellezza dell’amore divino e la necessità di una vita caratterizzata dalla fede.

Note sulla celebrazione pomeridiana con il cardinale Comastri

Nel pomeriggio, un’altra celebrazione è stata presieduta dal cardinale Angelo Comastri. Quest’ultimo ha messo in risalto il fondamentale contributo di Gioacchino e Anna nell’educazione di Maria. Secondo Comastri, “dietro la prontezza di Maria nel pronunciare il sì alla chiamata di Dio, c’è sicuramente l’educazione ricevuta in casa dei suoi genitori”. L’educazione impartita da Gioacchino e Anna è stata essenziale nel plasmare il carattere e la spiritualità della Vergine.

Comastri ha esortato i fedeli a vedere i genitori come un continuum nella trasmissione della fede, un compito delicato che oggi può risultare minacciato dalla frenesia della vita moderna. Ha evidenziato come spesso i genitori siano trascurati a causa di impegni lavorativi, da cui poi fissano la responsabilità sui nonni, i quali diventano i depositari di valori cruciali per le nuove generazioni.

Anziani: un dono e non un peso

Il giorno di festa si è concluso con un invito a considerare gli anziani non solo come una presenza necessaria, ma come un “dono di Dio”. Il messaggio centrale resta quello di tutelare e rispettare il legame fra le generazioni, includendo sempre le figure più sagge nel percorso di vita dei giovani.

I cardinali Prevost e Comastri hanno richiamato l’attenzione su quanto sia importante che i giovani comprendano l’importanza di questo legame intergenerazionale e la preziosità del sapere e dell’esperienza che gli anziani portano con sé. Concludendo la celebrazione, è stata recitata una supplica a Sant’Anna, invocando la sua intercessione per ispirare e guidare le nuove generazioni nel cammino della fede e della carità.

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