La situazione dei Vigili del Fuoco di Cerveteri rispecchia una criticità che affligge il servizio da tempo: mancanza di personale e attrezzature inadeguate limitano la loro capacità operativa. Nonostante gli sforzi, i rinforzi devono essere spesso interpellati da altre località per poter rispondere efficacemente alle emergenze. Attraverso le dichiarazioni dei rappresentanti sindacali e delle istituzioni locali, emerge l’urgenza di un potenziamento della squadra e delle strutture.
Problematiche di organico e richieste di potenziamento
La situazione attuale
L’organico della caserma dei Vigili del Fuoco di Cerveteri è ridotto, con solamente 33 unità disponibili. Riccardo Ciofi, segretario generale della Fns Cisl di Roma e Rieti, ha sottolineato l’insufficienza di personale, evidenziando che mancherebbero almeno 12 unità tra capisquadra e vigili operativi per garantire una risposta adeguata alle emergenze. Questa mancanza non solo compromette la prontezza d’azione, ma limita anche la capacità di gestione di più interventi contemporaneamente.
Le risorse umane sono fondamentali in una realtà geografica complessa come quella del litorale nord di Roma, dove gli interventi non si limitano solo a Cerveteri, ma si estendono anche a comuni limitrofi come Ladispoli e Cerenova. La richiesta di passaggio da Sd3 a Sd4, un importante upgrade per la struttura operativa, rappresenta un passo cruciale per migliorare la situazione. Ciofi ha ribadito l’importanza di questo cambiamento per poter disporre di maggiori mezzi e di un numero adeguato di squadre attive.
Interventi recenti evidenziano la crisi
Recenti eventi atmosferici hanno ulteriormente messo in luce le difficoltà della caserma. Forti piogge hanno colpito Roma e provincia, richiedendo l’intervento di 210 operazioni solo nell’arco di una notte. Le squadre di Cerveteri si sono trovate a collaborare con vigili del fuoco di Ladispoli, Cerenova e Santa Marinella, dimostrando quanto sia indispensabile il coordinamento e la cooperazione tra i vari distaccamenti per fronteggiare situazioni di emergenza.
Gabriele Fargnoli, caposede della caserma di Cerveteri e ora assessore alle Politiche sociali del comune di Ladispoli, ha confermato la necessità di un urgente intervento da parte delle autorità competenti per risolvere la pesante carenza di organico e mezzi. La disponibilità a collaborare con le altre città è un segnale positivo, ma le risorse devono essere adeguate per garantire una risposta tempestiva in caso di emergenze future.
Richiesta di mezzi adeguati: l’autoscala
La mancanza dell’autoscala
Uno degli aspetti critici della caserma di Cerveteri è la carenza dell’autoscala, una attrezzatura fondamentale per le operazioni di soccorso in situazioni di emergenza. Attualmente assente nel parco mezzi della squadra, i vigili del fuoco si trovano costretti a richiedere questo strumento vitale alle città vicine ogni volta che è necessario intervenire in altezza.
La mancanza di un’autoscala non solo rallenta le operazioni di soccorso, ma comporta anche un rischio maggiore per la sicurezza degli operatori e delle persone coinvolte nelle emergenze. La necessità di dotarsi di questo strumento risulta quindi non solo un’esigenza operativa, ma un vero e proprio imperativo per garantire un intervento efficace in situazioni di crisi.
Le richieste dei sindacati e dell’amministrazione
I sindacati, insieme alle autorità locali, continuano a sollecitare interventi da parte del governo centrale per garantire il potenziamento della caserma. La somma di carenze di organico, mancanza di mezzi adeguati e necessità di interventi coordinati con altre città mette in evidenza una situazione che non può più essere trascurata. I vigili del fuoco di Cerveteri operano in condizioni sempre più difficili, e l’adeguamento delle risorse diventa una priorità indifferibile per salvaguardare la sicurezza della comunità.
Un potenziamento dell’organico e l’acquisizione di attrezzature moderne come l’autoscala sono passi cruciali per migliorare la capacità operativa della squadra di Cerveteri e garantire un servizio di emergenza che risponda alle esigenze di una popolazione in crescita e sempre più vulnerabile a eventi climatici estremi. L’attenzione su queste problematiche deve rimanere alta, affinché possano essere attuate le dovute soluzioni nel minor tempo possibile.