Caravaggio a Napoli: Svelati Nuovi Pagamenti per l'Adorazione dei Pastori e altre Opere

Caravaggio a Napoli: Svelati Nuovi Pagamenti per l’Adorazione dei Pastori e altre Opere

Nuove scoperte di Vincenzo Sorrentino rivelano dettagli sulla commissione dell’Adorazione dei Pastori di Caravaggio, illuminando il contesto artistico e sociale del pittore durante il suo soggiorno a Napoli.
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Caravaggio a Napoli: Svelati Nuovi Pagamenti per l'Adorazione dei Pastori e altre Opere - Gaeta.it

L’Adorazione dei Pastori di Caravaggio è un capolavoro che si distingue nella collezione del Museo Regionale di Messina. Realizzato durante il soggiorno del pittore a Napoli nel 1609, questo dipinto è oggetto di nuove rivelazioni grazie alla ricerca di Vincenzo Sorrentino, curatore delle collezioni di pittura e scultura del XVII secolo. Attraverso documenti ritrovati nell’Archivio Storico del Banco di Napoli, Sorrentino ha ricostruito dettagli interessanti sulla commissione dell’opera e sul contesto in cui venne realizzata, gettando luce sulla vita e sull’attività artistica di Michelangelo Merisi.

I nuovi documenti che raccontano Caravaggio

Durante uno studio approfondito, Vincenzo Sorrentino ha scovato tre pagamenti di cui non si aveva notizia precedente. Questi documenti sono essenziali per delineare le commissioni ricevute da Caravaggio all’inizio del suo secondo soggiorno a Napoli, che si protrasse fino al 1610. L’importanza di questa scoperta è stata sottolineata dal direttore del Museo di Capodimonte, Eike Schmidt, in occasione della presentazione della nuova squadra di storici dell’arte. Schmidt ha affermato il desiderio di far diventare nuovamente il museo un centro di ricerca, evidenziando il valore di tali scoperte nel contesto della valorizzazione del patrimonio artistico.

I pagamenti rinvenuti da Sorrentino forniscono nuovi dettagli sulle opere commissionate a Caravaggio, incluse quelle eseguite nei momenti critici della sua vita. Questi dati sono stati pubblicati in un articolo nella rivista “Paragone” e avranno un ruolo centrale nella preparazione di una futura mostra a Capodimonte, che si concentrerà sull’epoca napoletana del pittore.

Lanfranco Massa e la nuova committente

Due dei pagamenti rintracciati da Sorrentino si riferiscono a Lanfranco Massa, un personaggio noto nello studio dell’opera caravaggesca, già coinvolto nell’invio del “Martirio di Sant’Orsola” a Genova. Grazie a queste nuove scoperte, risulta evidente che Massa operava come agente artistico per diverse nobili famiglie, mediatore in commissioni di alto profilo.

Una figura di particolare interesse emersa dalla ricerca è Ippolita Cattaneo de Marini, nobildonna genovese quasi dimenticata, identificata come una nuova committente di Caravaggio. L’inclusione di questa figura femminile nel panorama dei committenti del pittore evidenzia la complessità delle relazioni sociali e culturali dell’epoca. La scoperta suggerisce che Caravaggio avesse una rete di sostenitori e patroni che andava al di là delle istituzioni ufficiali, permettendo all’artista di operare anche in contesti privati.

Il valore dell’Adorazione dei Pastori

Il terzo pagamento ritrovato è particolarmente significativo poiché si riferisce specificamente all’Adorazione dei Pastori. Per la prima volta sono emersi documenti che attestano formalmente la commissione di quest’opera. L’esborso di 300 ducati, una cifra considerevole, dimostra quanto fosse rivalutato il lavoro di Caravaggio in quel periodo, soprattutto dopo il suo successo a Roma. La realizzazione della tela, presumibilmente avvenuta a Napoli nel novembre 1609, coincide con un momento critico della vita dell’artista, che stava cercando di riconciliarsi con le autorità ecclesiastiche dopo il suo controverso passato.

L’Adorazione dei Pastori non è solo una delle tante opere composte durante il suo soggiorno partenopeo, ma rappresenta anche un capitolo importante del tentativo di Caravaggio di riabilitare la propria immagine e il proprio lavoro dopo anni di instabilità e conflitti. Gli accennati legami sociali, le commissioni e il riconoscimento dei suoi lavori, insieme alle esperienze vissute, hanno caratterizzato profondamente il suo percorso artistico in quel periodo. Caravaggio non è stato solo un artista in cerca di consensi, ma un creatore coinvolto nel tessuto sociale e culturale del suo tempo.

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