Nel decennio 2010-2020, la Basilicata ha assistito a un impoverimento del tessuto agricolo, con una significativa riduzione delle aziende, in particolare nelle aree montane e collinari. Questo fenomeno, descritto dalla Cia Agricoltori Basilicata, evidenzia la necessità di interventi strategici per salvaguardare le zone interne e promuovere investimenti nel settore.
Diminuzione allarmante delle aziende agricole
Tra il 2010 e il 2020, le aziende agricole della Basilicata hanno subito una contrazione di quasi un terzo, con un calo del 32,4%. Questo processo è stato accentuato per le aziende di dimensioni più piccole, in particolare quelle sotto i 50 ettari di superficie agricola utile. Le micro-aziende, quelle occupanti fino a due ettari, hanno registrato una riduzione drammatica, pari al 53,2% nel numero delle aziende e del 50,1% nella superficie agricola utilizzata. Questo trend preoccupante mette in luce le difficoltà che molte piccole realtà agricole devono affrontare in un contesto economico e sociale altamente competitivo.
Secondo la Cia Agricoltori Basilicata, questo fenomeno è particolarmente evidente nelle zone montane e collinari, dove la maggioranza delle aziende è a conduzione familiare o gestita da un unico titolare. In queste aree svantaggiate, l’enorme calo delle attività agricole non solo rappresenta una perdita economica, ma anche una minaccia per il patrimonio culturale e ambientale della regione.
Necessità di politiche mirate
L’associazione degli agricoltori ha sottolineato l’urgenza di rinnovare le politiche agricole locali per affrontare questa crisi. Nuove risorse e una strategia politica chiara potrebbero rappresentare un’opportunità cruciale per il rilancio delle aree interne montane. Investire in infrastrutture, sostenere l’innovazione e promuovere un’agricoltura sostenibile sono passi fondamentali per invertire questa tendenza.
Le aziende agricole necessitano di un supporto concreto per accedere a finanziamenti e investimenti, e per questo è indispensabile una sinergia tra istituzioni pubbliche e privato. La creazione di programmi di formazione e aggiornamento per gli agricoltori potrebbe altresì promuovere una maggiore competitività, permettendo loro di adeguarsi alle domande di un mercato in continua evoluzione.
Investimenti e innovazione in Basilicata
Negli ultimi anni, nonostante il contesto critico, ci sono segnali di speranza. Circa 1.900 aziende lucane hanno effettuato almeno un investimento innovativo tra il 2018 e il 2020, corrispondente al 5,4% delle aziende agricole regionali. Analizzando i dati, si nota che questa percentuale è inferiore rispetto alla media nazionale dell’11%.
La maggior parte degli investimenti effettuati dagli agricoltori lucani riguarda la meccanizzazione, rappresentando il 58,4% delle aziende innovative. Tale scelta riflette una tendenza comune anche a livello nazionale, dove la modernizzazione delle tecniche agricole è vista come un passo fondamentale per migliorare la produttività.
Altre aree di investimento comprendono l’impianto e semina , la lavorazione del suolo e l’irrigazione . È interessante notare che, a livello nazionale, la lavorazione del suolo risulta più diffusa rispetto all’irrigazione, suggerendo che molte aziende stiano cercando di migliorare le proprie pratiche agronomiche piuttosto che ampliare le infrastrutture per l’acqua.
Queste scelte di investimento potrebbero essere il segnale di una volontà di risposta alle difficoltà del mercato, ma è fondamentale che tali sforzi vengano supportati da politiche più incisive e da un ambiente favorevole per la crescita delle aziende agricole in Basilicata.
Ultimo aggiornamento il 26 Novembre 2024 da Armando Proietti