L’ondata di caldo che ha colpito la puglia nelle ultime 24 ore ha fatto registrare temperature vicine ai 43 gradi in diverse aree della regione. Le condizioni meteo estreme hanno provocato la morte di cinque persone sulle spiagge. Le alte temperature non hanno risparmiato neppure le campagne e i boschi, che sono stati devastati da numerosi incendi, in particolare tra le province di foggia e taranto.
Le vittime del caldo sulle spiagge pugliesi
Nelle ultime 24 ore cinque persone sono morte sulle spiagge della puglia a causa del caldo eccessivo. Si tratta di soggetti fragili, con problemi di salute pregressi, che non sono riusciti a resistere alle temperature elevatissime registrate nelle ore centrali della giornata. Tra i casi segnalati vi sono colpi di calore e svenimenti legati a disidratazione e stress termico. Le località balneari più colpite si trovano lungo la costa ionica e adriatica, dove il termometro ha superato facilmente i 40 gradi. In molti casi, le spiagge erano affollate nonostante il caldo intenso, complicando ulteriormente le operazioni di soccorso.
Le autorità locali hanno invitato i turisti e residenti a evitare l’esposizione al sole durante le ore più calde, a bere molta acqua e a prestare attenzione ai sintomi di disidratazione o colpo di calore. I servizi di emergenza hanno intensificato i controlli e la presenza sanitaria sulle spiagge per garantire un pronto intervento. Anche i gestori degli stabilimenti balneari si sono mobilitati per allestire zone d’ombra e punti di ristoro accessibili a tutti.
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Temperature record e condizioni meteo critiche
L’ondata anticiclonica che ha investito la puglia ha portato a un innalzamento delle temperature mai visto negli ultimi anni. In molte zone si sono toccati i 43 gradi, con un’umidità che ha reso l’aria ancora più opprimente. Quelle temperature hanno complicato non solo la permanenza in spiaggia, ma anche le attività quotidiane degli abitanti, con disagi specialmente per anziani, bambini e persone con patologie croniche.
Le previsioni indicano una possibile attenuazione del caldo nei prossimi giorni, ma per ora la puglia resta sotto l’effetto di un sole che brucia. Non a caso, sono stati registrati continui richiami da parte della protezione civile regionale, che ha attivato i livelli di allerta più alti in alcune zone. Le linee guida hanno consigliato di evitare sforzi fisici nelle ore di punta e di rimanere in luoghi freschi e ventilati.
Gli incendi tra foggiano e tarantino e i danni provocati al territorio
Parallelamente alle alte temperature, la puglia ha dovuto fare i conti con numerosi incendi boschivi e dirottati nelle campagne, soprattutto tra la provincia di foggia e quella di taranto. Le fiamme hanno distrutto ampie superfici di vegetazione, minacciando abitazioni e attività agricole. I vigili del fuoco, supportati da squadre antincendio e mezzi aerei, hanno lavorato tutto il giorno per contenere i roghi.
Molti di questi incendi sono stati causati dal caldo intenso e dalla siccità prolungata, condizioni che facilitano la rapida propagazione del fuoco. Le autorità hanno avviato indagini per individuare eventuali responsabilità legate a comportamenti imprudenti o atti dolosi. Nel frattempo, sono scattate procedure di emergenza per evacuare le zone più a rischio e garantire la sicurezza della popolazione.
Conseguenze ambientali e socioeconomiche
Le conseguenze ambientali sono pesanti: la perdita di biodiversità e il danneggiamento delle risorse agricole pesano già sull’economia locale. Diverse comunità stanno affrontando disagi legati alla sospensione di alcune attività e ai rischi di inquinamento dell’aria. Gli agricoltori hanno denunciato danni ingenti a colture e strutture, con ricadute che potrebbero estendersi nelle prossime settimane.
L’emergenza caldo in puglia prosegue con incendi e vittime mentre le condizioni restano estreme. Le autorità mantengono alta la guardia e continuano a gestire una situazione che mette a dura prova territori e persone.