La recente operazione dei Carabinieri del Nas di Genova mette in luce gravi irregolarità nel sistema sanitario ligure. Nell’ambito di una campagna di controlli sulle liste d’attesa, quattro medici di medicina generale sono stati denunciati per falsità ideologica in certificati, un reato grave commesso da professionisti che svolgono un servizio pubblico. Le indagini hanno svelato situazioni allarmanti, dalla mancata presentazione dei pazienti a una preoccupante iper-prescrizione di esami diagnostici.
Le irregolarità rilevate dai Carabinieri
I controlli, avviati dal Comando Carabinieri per la tutela della salute, hanno evidenziato diverse criticità nella gestione delle prenotazioni sanitarie. Tra queste, è emersa in modo significativo la questione della mancata presentazione dei pazienti agli appuntamenti previsti per visite o esami. Questo comportamento, con un’incidenza variabile tra il 10% e il 20%, ha portato a una notevole riduzione nell’erogazione dei servizi ospedalieri. Gli accertamenti condotti tra il 18 ottobre e il 12 dicembre 2025 hanno messo in evidenza l’assenza di sanzioni per chi non si presenta, creando così un vuoto normativo che genera confusione e inefficienza all’interno del sistema sanitario della Regione.
In risposta a questa problematica, i Carabinieri hanno avviato collaborazioni con l’Azienda Sanitaria Locale della Liguria, mentre la Regione ha già lanciato iniziative per scoraggiare questi comportamenti. Le autorità competenti studiano ora strategie alternate per gestire le liste d’attesa e per promuovere il rispetto degli appuntamenti. Questi tentativi di ottimizzazione sono fondamentali per garantire un servizio sanitario più efficiente e accessibile per tutti i cittadini.
L’iper-prescrizione e le sue conseguenze
Un altro aspetto investigato riguarda l’iper-prescrizione di accertamenti. Sono stati riscontrati casi di medici che hanno redatto prescrizioni multiple per lo stesso esame al fine di dare ai pazienti diverse possibilità di accesso. Questa prassi non solo alimenta confusione, ma compromette anche l’efficacia delle liste di attesa. I dati raccolti indicano che tali comportamenti sono diffusamente adottati dai medici di medicina generale in tutta la Regione.
In particolare, l’indagine ha rivelato che alcuni medici hanno emesso, per lo stesso paziente, fino a tre prescrizioni differenti per lo stesso esame, con priorità assegnate come “B“, “D” e “P“. Questa situazione ha portato a casi limite, come quello di un paziente che ha beneficiato, in un breve lasso di tempo, di ben 9 prescrizioni per lo stesso esame, riuscendo a prenotarne 8. Tali pratiche, sebbene possano apparire come soluzioni per accorciare i tempi d’attesa, risultano controproducenti e rischiano di gravare ulteriormente sul sistema sanitario.
Ispezioni e misure disciplinari
A conclusione delle indagini, sono state effettuate ispezioni specifiche negli studi dei medici coinvolti. Le verifiche hanno confermato le irregolarità e hanno portato all’azione legale contro i professionisti, i quali si sono visti denunciati per le loro condotte. Questi eventi rappresentano un segnale forte del fatto che le autorità sanitarie sono pronte ad affrontare casi di mala gestione e mancanza di rispetto per la salute pubblica.
I Carabinieri del Nas continuano a monitorare la situazione, impegnandosi a garantire che le pratiche scorrette vengano fermate e che la salute dei cittadini torni al centro delle priorità del sistema sanitario ligure. La sinergia fra le forze dell’ordine e le istituzioni sanitarie si rivela fondamentale per garantire un servizio all’altezza delle aspettative e delle necessità dei cittadini.