La regione calabria ha lanciato un nuovo bando con fondi europei per sostenere i giovani agricoltori tra i 18 e i 40 anni. Lo strumento, inserito nel piano di sviluppo agricolo Csr 2023/2027, mette a disposizione 40 milioni di euro per favorire l’ingresso nel mondo dell’agricoltura e stimolare approcci produttivi sostenibili. Il via alle domande è fissato dall’1 al 31 luglio, con l’obiettivo di incentivare nuovi insediamenti e progetti imprenditoriali innovativi sul territorio calabrese.
Il bando e gli obiettivi per i giovani agricoltori
Il bando “insediamento giovani agricoltori” arriva dopo anni di attesa da parte del settore agricolo calabrese, come ha evidenziato l’assessore all’agricoltura Gianluca Gallo nel corso della conferenza stampa alla cittadella regionale. L’ultimo intervento simile risaliva al 2018 e, oggi, la regione vuole ridare slancio a chi desidera entrare nel settore agricolo con nuove idee e metodi che favoriscano la sostenibilità ambientale, economica e sociale.
Sostegno alle prime fasi di attività
Il sostegno si concentra sulle prime fasi di attività agricola, con particolare attenzione all’acquisizione di terreni agricole, capitale necessario per avviare le imprese e competenze tecniche adatte a un’agricoltura sempre più legata a innovazione e tecnologia. Gallo ha sottolineato come in un contesto agricolo 4.0, che negli ultimi anni ha visto l’introduzione di strumenti digitali e intelligenza artificiale, i giovani possano combinare tradizione rurale con nuovi strumenti per migliorare le produzioni.
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La misura mira anche a bloccare la fuga dei giovani dalle aree rurali, offrendo una risposta concreta in tempi rapidi e con risorse significative. Per questo il bando resterà aperto un solo mese, per ricevere domande tra l’1 e il 31 luglio, velocizzando la distribuzione dei fondi e facilitando nuovi insediamenti.
I dettagli tecnici e le novità del bando regionale
Oltre all’assessore Gallo, alla presentazione hanno partecipato esperti della regione come il dirigente Francesco Chiellino e il responsabile Giuseppe De Grazia, che hanno illustrato alcune delle peculiarità dell’avviso pubblico.
Requisiti per presentare domanda
Una novità importante riguarda i requisiti per presentare domanda: il bando infatti si rivolge anche a chi si è già insediato come capo azienda ma da meno di 24 mesi. Questo significa che a poter accedere al contributo non sono solo coloro che aprono una nuova impresa, ma anche chi ha recentemente assunto il ruolo di titolare in un’azienda agricola nel rispetto dei requisiti richiesti.
La definizione di “insediamento” è legata all’effettiva assunzione delle responsabilità di capo azienda. Non è necessario quindi creare un’impresa ex novo, ma essere alla guida di una azienda agricola da meno di due anni. Questo amplia il bacino di destinatari rispetto ai bandi tradizionali, dando più chance a chi ha appena iniziato l’attività.
Le risorse finanziarie e la modalità di presentazione delle domande
Il bando prevede un contributo massimo di 100 mila euro per ogni giovane agricoltore ammesso. La somma si divide in due parti: fino a 70 mila euro dedicati all’attuazione del piano aziendale, a patto che le spese ammissibili superino i 50 mila euro, e un premio di 30 mila euro per il primo insediamento. Questa struttura sostiene sia le spese operative sia un incentivo diretto per avviare l’attività.
Le domande di sostegno devono essere presentate attraverso la piattaforma informatica ufficiale della regione calabria. L’accesso online, esclusivo, permette di gestire tutta la procedura direttamente via web, riducendo tempi e costi legati alla burocrazia.
I candidati dovranno rispettare le scadenze indicate, in particolare inviare la domanda entro la fine di luglio 2025. La regolarità della documentazione e il rispetto dei requisiti verranno valutati dagli uffici regionali incaricati. Chi supererà la selezione riceverà un supporto concreto per imboccare la strada dell’agricoltura professionale.
Con il bando, la regione calabria punta a dare nuove possibilità a una generazione che vuole lavorare la terra, resistere nei propri territori e innovare, con un occhio di riguardo alla sostenibilità ambientale e economica.