Il panorama accademico lombardo si arricchisce con la crescente presenza di donne in ruoli di leadership. Attualmente, il numero delle rettrici universitarie è salito a sette, facendo registrare un’importante evoluzione nel settore educativo. Maria Pierro, nuova rettrice dell’Università dell’Insubria, ha iniziato ufficialmente il suo mandato, affiancandosi a quattro rettrici già in carica nelle università milanesi. Questa tendenza positiva rappresenta un cambiamento significativo nel riconoscimento del ruolo delle donne nell’istruzione superiore.
La rosa delle rettrici in Lombardia
Oggi, le università lombarde vedono un rappresentante crescente del genere femminile ai vertici. Con l’elezione di Maria Pierro, il numero delle rettrici sale a sette. Maria Pierro, giurista e tributarista, è stata eletta al primo turno di voto a luglio e ha avviato un nuovo capitolo per l’Università dell’Insubria, che include sedi a Varese e Como. Si unisce così a un gruppo già consolidato di leader femminili a Milano. Le quattro rettrici milanesi sono: Giovanna Iannantuoni dell’Università Milano Bicocca, Donatella Sciuto al Politecnico di Milano, Elena Beccalli alla Cattolica e Marina Brambilla all’Università Statale. Inoltre, Valentina Garavaglia ha preso il comando della IULM e Anna Gervasoni è alla guida della LIUC di Castellanza, entrambe nominate a luglio dai rispettivi consigli di amministrazione.
Queste nomine rappresentano non solo un segno di evoluzione, ma anche una nuova opportunità per portare una prospettiva diversa all’interno delle politiche educative e gestionali delle università, favorendo pratiche più eque e inclusive.
Un cambiamento ai vertici delle organizzazioni universitarie
L’anno 2023 ha portato a una serie di eventi significativi con donne alla guida di importanti associazioni e organismi. Giovanna Iannantuoni ha fatto la storia diventando la prima donna a presiedere la CRUI, la Conferenza dei rettori delle università italiane. Donatella Sciuto, dal canto suo, ha assunto il ruolo di coordinatrice della Conferenza dei rettori lombardi dallo scorso ottobre. Anche al Ministero dell’Università e della Ricerca la guida è femminile, con Anna Maria Bernini in carica dal 2022. Questi sviluppi suggeriscono che il cambiamento sia non solo auspicabile, ma anche realizzabile, consolidando una maggiore influenza femminile nelle decisioni accademiche e politiche.
Riconoscimento e supporto per le donne nel mondo accademico
Maria Pierro ha commentato recentemente l’importanza di garantire il riconoscimento adeguato delle competenze femminili nei contesti lavorativi. Secondo Pierro, il successo delle donne nel mondo del lavoro non dovrebbe sorprendere, ma essere la norma. L’ex direttrice del dipartimento di Economia dell’Insubria sottolinea la necessità di strumenti adeguati a supportare la maternità e le famiglie, indipendentemente dalla loro struttura. Pierro sta dedicando i suoi sforzi a creare una società più consapevole, dove la leadership femminile sia vista come un valore piuttosto che una novità.
La rettrice ha fiducia nel fatto che un coordinamento tra le donne in posizioni di potere nelle università possa aiutare a raggiungere obiettivi comuni, apportando benefici tangibili non solo alle istituzioni, ma anche alla società nel suo complesso. Con il crescente numero di donne in ambito accademico, si spera che avvenga un passo avanti fondamentale per l’uguaglianza e l’equità. La presenza di rettrici in posizioni decisionali potrebbe infatti promuovere un ambiente più favorevole e stimolante per tutte le future generazioni di studenti e studiosi.
Ultimo aggiornamento il 31 Ottobre 2024 da Sofia Greco