L’assemblea di Assolombarda ha visto oggi il presidente Alessandro Spada esprimere preoccupazioni e proposte per affrontare due questioni cruciali per il futuro economico della città di Milano e dell’intera Italia. Spada ha sottolineato l’importanza di attuare al più presto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza , affinché queste misure possano tradursi in sviluppo del Prodotto Interno Lordo . Contestualmente, è scesa in campo la necessità di un decreto specifico, noto come Salva Milano, per risolvere le incertezze sulle normative edilizie e urbanistiche che al momento ostacolano la crescita e l’efficienza della metropoli.
L’importanza del Pnrr per l’economia italiana
Il Pnrr rappresenta per l’Italia una straordinaria occasione di riscatto e rinascita economica. Spada ha evidenziato che è fondamentale scaricare a terra le risorse previste per il piano affinché contribuiscano effettivamente alla creazione di Pil. L’attuazione rapida delle misure delineate nel piano permetterebbe non solo di stimolare l’economia locale, ma di garantire una crescita sostenibile e duratura nel tempo. La necessità di procedere con velocità è evidente, poiché Milano, come motore economico del paese, ha bisogno di infrastrutture adeguate e di un ambiente favorevole a investimenti e innovazione.
In parallelo, il presidente di Assolombarda ha richiesto la definizione del decreto Salva Milano. L’incertezza normativa ha creato un clima di blocco che impedisce sia i nuovi investimenti che l’ampliamento di quelli già esistenti. Questo freno può tradursi in minori opportunità occupazionali e nel rischio di perdere competitività a livello europeo. Rimuovere queste barriere diventa quindi imperativo, affinché la città possa tornare a essere un polo attrattivo per le imprese e per i talenti.
Riforme fiscali e spending review
Alessandro Spada ha anche proposto un serio intervento di spending review che si concentri su spese che non portano a un reale rilancio strutturale dell’economia italiana. Questo secondo approccio deve essere accompagnato da iniziative di riduzione fiscale, fondamentali per alleviare il peso sul reddito d’impresa. La mini-Ires, attesa con interesse dal presidente, potrebbe rappresentare un passo decisivo per supportare il settore produttivo, soprattutto in un periodo caratterizzato da incertezze e sfide economiche.
L’abrogazione dell’ACE, un’agevolazione che aveva contribuito a rinforzare il capitale delle aziende, è percepita come un passo indietro in un contesto in cui gli operatori economici necessitano di maggiore stabilità e certezze. La riforma fiscale proposta deve però essere accompagnata da un approccio mirato a garantire che le misure adottate non si traducano in ulteriori oneri per le aziende, ma offrano invece opportunità concrete di sviluppare nuove strategie di crescita.
Il debito pubblico e la necessità di stabilità finanziaria
La questione del debito pubblico è stata un altro tema centrale affrontato da Spada. L’Italia, con oltre 2.800 miliardi di euro di debito accumulato, rispetto a realtà come la Francia e la Germania, appare in una situazione di maggiore pressione economica. A fronte di questi dati, il presidente ha sollevato la questione degli alti costi degli interessi che lo stato deve sostenere, i quali superano quelli pagati insieme da Germania e Francia.
Nel 2023, l’Italia ha sostenuto costi per interessi di quasi 78,6 miliardi di euro, un dato che evidenzia un problema di sostenibilità del debito rispetto a quanto realmente si possa permettere il paese. Gli investimenti intrapresi per migliorare la stabilità finanziaria non devono essere oscurati dall’interpretazione delle valutazioni di agenzie di rating, che possono risultare fuorvianti se non contestualizzate alle recenti evoluzioni dell’economia italiana e alle politiche di gestione del bilancio pubblico.
Il complesso quadro che emerge dalle affermazioni di Spada indica la necessità di un’azione rapida e strutturata da parte del governo, sia per consentire un utilizzo efficace delle risorse Pnrr che per affrontare le questioni fiscali e di debito pubblico. Solo in questo modo sarà possibile garantire un futuro prospero per Milano e l’Italia nel suo insieme.
Ultimo aggiornamento il 21 Ottobre 2024 da Armando Proietti