L’iniziativa “Una vita da social” sbarca a Pescara venerdì 23 maggio 2025 per la sua dodicesima edizione. Questa campagna itinerante, promossa dalla polizia di stato e dal ministero dell’istruzione e del merito, arriva in città con un truck allestito in piazza 1° maggio . L’obiettivo è sensibilizzare studenti e famiglie su un uso consapevole e responsabile di social network e dispositivi digitali.
Una vita da social: un progetto itinerante per oltre 60 città italiane
“Una vita da social” ha già attraversato più di sessanta città in tutta Italia, portando la sicurezza digitale a migliaia di ragazzi. La presenza del truck e degli operatori della polizia postale consente ai giovani di confrontarsi direttamente su rischi e opportunità del web. L’edizione pescarese segue una serie di tappe che hanno coinvolto scuole e piazze dall’estremo nord fino al sud del paese.
Il progetto e le sue origini
Il progetto nasce da un’intesa con il ministero dell’istruzione e da anni punta a diffondere conoscenze aggiornate sui temi di social network, cyberbullismo, e sicurezza online. Proprio l’aspetto itinerante permette di incontrare tanti giovani in contesti diversi, adattando i contenuti e le attività alle esigenze di ciascun territorio. In questa edizione si aggiungono approfondimenti mirati a contrastare discriminazioni di vario tipo, un tema sempre più al centro del dibattito pubblico.
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Temi principali: sicurezza, cyberbullismo e discriminazione online
La campagna si focalizza sulle conseguenze di un uso scorretto delle tecnologie digitali. Gli incontri organizzati raccontano come riconoscere e prevenire episodi di vessazione, diffamazione e molestie sul web. Gli operatori della polizia postale spiegano ai ragazzi l’importanza della sicurezza digitale per evitare situazioni pericolose e tutelare la propria privacy.
Quest’anno l’iniziativa amplia il proprio raggio di azione includendo il contrasto ad ogni forma di discriminazione online. Questo faixa parte diventa fondamentale considerando il crescente ricorso ai social per comunicare, con tutti i rischi che ne derivano. Il progetto mette in luce anche la necessità di promuovere rispetto e inclusione, anche in rete, tra le nuove generazioni.
Numeri e risultati di una vita da social in 12 anni di attività
Dal suo lancio, “Una vita da social” ha raggiunto oltre tre milioni di studenti in piazze e scuole italiane. Sono stati coinvolti quasi 250.000 genitori e 150.000 insegnanti, distribuiti in oltre 25.000 istituti. In totale, più di 600 città hanno accolto la campagna, che oggi conta almeno cinque canali social con una platea combinata superiore ai 12 milioni di utenti mensili.
Impatto e interazioni
Questo ampio coinvolgimento evidenzia come la lotta contro il cyberbullismo e le altre forme di violenza online sia un impegno costante. L’interazione diretta durante gli eventi ha permesso alla polizia postale di spiegare ai ragazzi l’importanza di navigare in sicurezza, favorendo una cultura digitale più matura. I numeri delle adesioni segnalano anche la crescente consapevolezza nelle famiglie e nelle scuole.
Polizia di stato e ministero dell’istruzione insieme nella lotta al cyberbullismo
La polizia di stato continua a collaborare col ministero dell’istruzione e del merito per frenare il dilagante fenomeno del cyberbullismo. Il progetto chiarisce i rischi collegati a un uso distorto delle tecnologie digitali, mirando a ridurre i casi di prevaricazione e a proteggere le vittime. L’azione dei poliziotti coinvolti va oltre la semplice vigilanza, punta a educare e a creare una rete di prevenzione.
L’obiettivo resta quello di interrompere la catena di violenze e molestie che si verificano sempre più spesso sul web e sui social. I messaggi veicolati durante gli incontri aiutano a definire confini chiari tra libertà di espressione e comportamenti inaccettabili, stimolando un confronto diretto e coraggioso. A Pescara, come in tutte le tappe, questo dialogo si mostra essenziale per stimolare riflessioni e scelte responsabili.