Arresti e Indagini nella Provincia Barletta-Andria-Trani

Arresti E Indagini Nella Provi Arresti E Indagini Nella Provi
Arresti e Indagini nella Provincia Barletta-Andria-Trani - Gaeta.it

La Guardia di Finanza ha condotto un’operazione che ha portato all’arresto di 14 persone, tra cui dirigenti della Provincia Barletta-Andria-Trani e dei Comuni di Trani e Barletta, in relazione a presunte attività illecite legate a commesse pubbliche. Le accuse vanno dalla corruzione alla turbata libertà degli incanti, con presunte influenze indebite nei processi decisionali.

Casi di Corruzione e Interessi Illeciti

Le indagini hanno rivelato un’intreccio di favoritismi e scambi illeciti, in cui professionisti avrebbero ottenuto commesse in cambio di favori personali come consulenze, lavori edilizi, e trattamenti benessere. Queste attività avrebbero turbato la regolare conduzione degli appalti pubblici e omesso di segnalare situazioni di conflitto di interesse, mettendo a rischio la trasparenza e l’imparzialità nelle procedure.

Il Contesto delle Indagini

Un punto focale delle indagini riguarda la discarica di rifiuti speciali non pericolosi Cobema, situata a Canosa di Puglia. In totale, 17 soggetti, tra cui imprenditori anche provenienti da altre province, sono coinvolti nelle indagini condotte dalla Guardia di Finanza. I flussi di denaro illeciti provenienti dalle commesse pubbliche erano gestiti in diversi modi, tra cui attraverso società interposte o pagamenti diretti.

Opacità e Illegittimità nelle Assegnazioni

Specificamente, le indagini hanno evidenziato irregolarità nell’affidamento dei lavori di chiusura e post-gestione della discarica, avvenuti senza una comunicazione preventiva alle parti interessate nonostante procedimenti penali in corso per reati ambientali. Inoltre, si è riscontrato un caso di favoritismo in cui parte dei compensi pagati per le indagini ambientali è finito all’impresa del coniuge di un dirigente coinvolto, mettendo in luce un sistema di corruzione strutturato.

Conclusioni delle Autorità

Le autorità competenti hanno sottolineato come il silenzio dei dirigenti riguardo alle irregolarità negli appalti e alle indagini ambientali parziali abbia favorito la consumazione di atti corruttivi. L’inchiesta si è concentrata sulla sospetta complicità tra enti pubblici, professionisti e imprese nel sottovalutare norme e procedure a discapito della corretta gestione delle risorse pubbliche e dell’ambiente circostante.

Ultimo aggiornamento il 11 Luglio 2024 da Armando Proietti

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