Un uomo di 43 anni, con precedenti penali, è stato arrestato nel rione Traiano a Napoli, poche ore dopo aver messo a segno una rapina in un bar. La polizia di stato, intervenuta rapidamente, ha identificato e fermato il sospettato grazie alle immagini delle telecamere di videosorveglianza e a un inseguimento in auto. La scoperta di coltelli e sostanze stupefacenti ha aggravato la posizione del fermato.
Intervento dei commissariati di pianura e bagnoli dopo la rapina al bar
La mattina di martedì, i commissariati Pianura e Bagnoli hanno ricevuto la chiamata per una rapina appena compiuta in un bar. L’uomo aveva utilizzato un coltello per minacciare e rapinare il locale, riuscendo a fuggire velocemente a bordo di un’auto. La risposta delle forze dell’ordine è stata immediata: le pattuglie hanno subito dato la caccia al veicolo nella zona di viale Traiano. Questo intervento tempestivo ha permesso di ridurre i tempi per bloccare il sospetto.
Durante il controllo in strada, il conducente ha tentato una manovra azzardata per scappare, ma la reazione degli agenti ha evitato la fuga. La descrizione fornita dai testimoni e le immagini registrate dalle telecamere all’interno del bar hanno confermato senza dubbi l’identità del fermato, considerato l’autore della rapina. I rapporti spiegano come la polizia abbia accuratamente confrontato i dati raccolti per assicurarsi di non sbagliare.
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Dettagli sulla rapina: minaccia con coltello e furto di un cellulare
L’indagine ha stabilito che l’uomo, armato di coltello, ha sottratto all’interno del bar un telefono cellulare. La situazione nel locale è stata tesa: la minaccia dell’arma ha costretto la vittima a consegnare il dispositivo senza opporre resistenza. Le registrazioni video mostrano chiaramente il momento dell’aggressione, facilitando il riconoscimento dello straniero responsabile. L’uso di un coltello ha reso la rapina un reato aggravato.
Durante la perquisizione personale e del veicolo, le forze dell’ordine hanno scoperto altri coltelli da cucina di dimensioni rilevanti, rispettivamente di 30 e 19 centimetri. Questi strumenti, trovati nell’auto, suggeriscono un potenziale pericolo ulteriore collegato al fermato. Oltre all’arma usata per la rapina, l’uomo aveva anche con sé un involucro di cocaina, che ha complicato la sua situazione giudiziaria.
False generalità e provvedimenti giudiziari a carico dell’arrestato
L’uomo, sprovvisto di documenti durante il fermo, ha fornito false generalità agli agenti. Questo tentativo è stato rapidamente smascherato grazie alla verifica incrociata dei dati personali. La mancata collaborazione ha aggravato la sua posizione, rendendo più difficili le sue giustificazioni. L’autorità giudiziaria ha convalidato il fermo dopo le indagini preliminari, disponendo la custodia cautelare in carcere.
Ulteriori contestazioni a carico dell’arrestato
Oltre alla rapina impropria aggravata, all’arrestato sono state contestate denunce per falsa attestazione a pubblico ufficiale e una sanzione amministrativa per possesso di sostanze stupefacenti per uso personale. L’azione della polizia ha così portato all’arresto di un individuo ritenuto pericoloso, ristabilendo la sicurezza in una zona che aveva subito un grave episodio criminale poco prima.