Leonardo Bertulazzi, storico militante delle Brigate Rosse, è stato arrestato oggi a Buenos Aires a seguito di un’operazione internazionale di polizia. Il suo stato di rifugiato, ottenuto nel 2004 in Argentina, è stato revocato dalle autorità locali, consentendo così l'estradizione verso l'Italia, dove deve scontare una pena di 27 anni di reclusione. La sua cattura segna un importante passo avanti nella lotta contro il terrorismo e nella cooperazione internazionale tra Italia e Argentina.
Chi è Leonardo Bertulazzi e le sue origini negli anni delle Brigate Rosse
Leonardo Bertulazzi è noto per il suo coinvolgimento nella colonna genovese delle Brigate Rosse, un'organizzazione terroristica attiva in Italia negli anni '70 e '80. Nacque come un movimento di sinistra radicale, ma la sua evoluzione condusse a numerosi atti di violenza e crimine organizzato. Bertulazzi è stato parte integrante della strategia sovversiva del gruppo, specializzandosi nel sequestro di persona e in attività di natura terroristica.
Il suo attivismo iniziò negli anni '70, periodo in cui le Brigate Rosse furono responsabili di numerosi sequestri e omicidi. Bertulazzi è particolarmente ricordato per il sequestro dell'ingegnere navale Piero Costa, avvenuto a Genova il 12 gennaio 1977. Questo evento non solo suscitò un'ondata di paura nella società italiana, ma fu anche rivelatore della gravità dei reati commessi dalla brigata. Il denaro ottenuto mediante il sequestro, pari a 50 milioni di lire, fu destinato a finanziare le operazioni terroristiche, inclusa la custodia di Aldo Moro, un politico di spicco italiano, nelle fasi più oscure della lotta armata in Italia.
Dopo anni di latitanza, Bertulazzi si rifugiò in Argentina. Tuttavia, il suo passato lo ha sempre seguito, e il suo arresto odierno segna un'importante vittoria per le forze dell'ordine italiane.
Il piano di cattura e arresto in Argentina
Il piano di cattura di Leonardo Bertulazzi è il risultato di un lavoro congiunto tra diverse agenzie di polizia, che ha visto il coinvolgimento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione italiana, della Digos di Genova e dell'Interpol. L’operazione ha richiesto mesi di indagini e pianificazione. La Polizia argentina, con il supporto dell’intelligence italiana, ha potuto eseguire un intervento magistrale, coordinando gli sforzi e confrontando informazioni cruciali.
Bertulazzi era stato arrestato una prima volta nel 2002 a Buenos Aires, ma dopo alcuni mesi di detenzione era stato rilasciato. La revoca dello status di rifugiato risulta un passo decisivo perché ha permesso un nuovo intervento da parte delle autorità locali. La Commissione per i Rifugiati argentina ha dichiarato che il suo status non era più valido, facilitando così l'estradizione chiedendo la sua cattura.
La cattura di Bertulazzi è avvenuta durante una operazione pianificata, in cui le forze coinvolte hanno agito in modo tempestivo per evitare che il latitante potesse sottrarsi nuovamente alla giustizia, dimostrando l'importanza della cooperazione transnazionale nel combattere il crimine organizzato.
La reazione delle autorità italiane e argentine
L'arresto di Leonardo Bertulazzi ha suscitato reazioni positive sia in Italia che in Argentina. Il Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha espresso il suo apprezzamento per il lavoro svolto dalle autorità argentine, sottolineando l'importanza della collaborazione internazionale nel contrastare il terrorismo e la criminalità. La cooperazione tra le due nazioni è stata evidenziata come un esempio da seguire, specialmente in situazioni che richiedono azioni rapide e coordinate.
In Italia, l'arresto di un ex membro delle Brigate Rosse è percepito come un segno di giustizia, nonostante il lungo passare del tempo dalla commissione dei reati. La speranza è che il processo di estradizione permetta di chiudere un capitolo oscuro della storia italiana e di effettuare un ulteriore passo verso la verità e la giustizia per le vittime di atti terroristici.
Le autorità argentine hanno anche dimostrato una forte volontà di collaborare con gli Stati europei, riconoscendo l'importanza di mantenere la sicurezza interna e di gestire con efficienza i casi di latitanza internazionale. L’operazione di cattura di Bertulazzi rappresenta un segnale chiaro che le autorità di Buenos Aires sono pronte a rispondere alle richieste di giustizia da parte della comunità internazionale.