Un’operazione congiunta della Polizia di Stato ha portato all’arresto di un padre e di un figlio a Roma, con il ritrovamento di una significativa quantità di stupefacenti e contante. L’episodio, avvenuto nel quartiere Appio Nuovo, si è rivelato complesso e ricco di dettagli che richiamano un’azione di contrasto allo spaccio di droga.
L’operazione della Polizia
I poliziotti del Commissariato Appio Nuovo sono intervenuti su segnalazione di attività sospette in via Montpellier. La scena si è presentata subito critica, con due auto note alle forze dell’ordine parcheggiate e un uomo che usciva da uno stabile vicino con un grande sacco. L’individuo, un italiano di 63 anni, ha caricato il sacco in una delle vetture e si è allontanato, diretto verso via di Bravetta, dove, fermandosi, sembrava attendere qualcuno. Questo ha spinto gli agenti ad intervenire.
Intercettato dagli agenti, il 63enne è stato perquisito e nelle immediate vicinanze sono stati rinvenuti quattro panetti di hashish e 115 grammi di marijuana, con indicazioni precise sugli involucri che menzionavano destinatari e pagamenti. Un’ulteriore ricerca ha rivelato dettagli cruciali nelle comunicazioni del sospetto, in particolare un numero di telefono ripetutamente contattato dal figlio.
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L’intercettazione del figlio
Attraverso le operazioni di monitoraggio, gli investigatori hanno localizzato il figlio dell’uomo, un giovane di 30 anni, a bordo di un’auto distinta. La perquisizione ha rivelato 2.600 euro in contante nelle tasche del giovane, mentre altri stupefacenti, tra cui tre panetti di hashish, 50 grammi di marijuana, un contenitore di WAX e una sigaretta elettronica al THC sono stati rinvenuti all’interno del veicolo. Questi ulteriori ritrovamenti hanno confermato il coinvolgimento di entrambi in una rete di spaccio organizzata.
L’enorme quantitativo di droga scoperto in casa
Le investigazioni non si sono fermate alle perquisizioni iniziali; hanno infatti condotto gli agenti a esplorare l’abitazione dei due uomini. In una stanza dell’appartamento in via Montpellier, è stato scoperto un vero e proprio magazzino per lo stoccaggio della droga, con oltre 30 chili di sostanze stupefacenti, tra cocaina, hashish e marijuana, incartati in packaging di marche famose di cioccolata. Accanto a questa enorme quantità di droga, gli agenti hanno trovato tutto il necessario per il confezionamento, dimostrando l’organizzazione e la pianificazione dell’operazione di spaccio.
A seguito di ulteriori ricerche, il figlio ha fornito accesso a un’altra proprietà in via Coriglia Antelminelli. Qui, in una cassaforte, sono stati rinvenuti 50.515 euro in contante, indicando il profitto della loro attività illegale. Gli arrestati sono ora in custodia cautelare in carcere, in attesa di ulteriori sviluppi nelle indagini.
Procedimenti legali e presunzione di innocenza
Gli indagati, un padre e un figlio rispettivamente di 63 e 30 anni, sono considerati presunti innocenti in attesa delle indagini preliminari, come stabilito dalla normativa vigente. Questo principio fondamentale del diritto penale sottolinea che ogni individuo deve essere considerato innocente fino a prova contraria, fino a una sentenza definitiva ed irrevocabile. Il caso, che ha fatto emergere un’organizzazione per la gestione e distribuzione di droga in città , ha portato a interrogativi circa l’efficacia delle politiche di contrasto allo spaccio e la possibilità di interventi più incisivi.