Aperto fascicolo per aggressione antisemita a lainate ai danni di un turista francese con il figlio

Aperto fascicolo per aggressione antisemita a lainate ai danni di un turista francese con il figlio

Un turista francese, Elie Sultan, aggredito con insulti e percosse a sfondo antisemita all’autogrill di Lainate sull’A8; la procura di Milano indaga per odio razziale senza referto medico.
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Un turista francese è stato aggredito con insulti e violenza a sfondo antisemita in un autogrill sull’autostrada A8; la procura di Milano ha aperto un’indagine per percosse aggravate da odio razziale. - Gaeta.it

Un episodio di violenza a sfondo antisemita ha scosso l’autogrill di Lainate sull’autostrada A8 lo scorso fine settimana. La procura di Milano ha aperto un’indagine, sotto accusa percosse aggravate da odio razziale. La vittima è un turista 52enne francese, Elie Sultan, aggredito mentre si trovava con il figlio di 6 anni. Al momento, non essendoci referto medico, non si procede per lesioni.

Dettagli sull’aggressione e testimonianze raccolte

L’episodio è iniziato con insulti rivolti a Sultan con frasi di natura razzista, tra cui “assassini, andate a casa vostra”, frasi che lui stesso ha ripreso con il telefono cellulare. Dopo aver accompagnato il figlio al bagno al piano inferiore, l’uomo è stato affrontato da tre persone che gli hanno ordinato di cancellare il video. Il suo no ha fatto scattare un’aggressione fisica: Sultan è stato gettato a terra e picchiato con calci e pugni insieme ad altri tre complici, davanti agli occhi del bambino.

Le minacce e la violenza hanno un chiaro fondamento legato all’odio razziale, come emerge dalle parole rivolte alla vittima e dalla natura stessa dell’aggressione. Sultan ha subito sporto denuncia presso la polizia stradale di Busto Arsizio, che è intervenuta prontamente sul luogo dei fatti.

Indagini della procura e ruolo della digos

La procura di Milano, con il procuratore aggiunto Eugenio Fusco a guidare le attività investigative, ha immediatamente avviato un fascicolo contro ignoti per percosse aggravate dall’odio razziale. Nel corso delle indagini gli inquirenti della digos stanno raccogliendo ogni elemento utile: oltre alle immagini delle telecamere interne ed esterne dell’autogrill, anche quelle del parcheggio.

Le testimonianze di chi si trovava nell’area al momento dell’aggressione sono fondamentali per ricostruire la dinamica precisa e identificare i responsabili. La presenza del minore durante l’aggressione rende il caso ancora più delicato. Le autorità si stanno muovendo per chiarire ogni aspetto e affidare alla giustizia i colpevoli.

La mancata refertazione medica e conseguenze legali

Al momento dell’apertura del fascicolo manca un referto medico che potrebbe confermare o meno l’entità delle lesioni riportate da Sultan. Senza questo documento, per ora, non è possibile procedere con un’accusa di lesioni, anche se le percosse sono indagate come aggravate dall’odio razziale.

La mancanza di certificazione sanitaria complica il percorso giudiziario, portando gli inquirenti a concentrarsi sugli altri elementi di prova come video, testimonianze e rilievi sul luogo. L’evoluzione del fascicolo dipenderà dall’acquisizione di ulteriori informazioni e documenti.

Riflessioni sull’episodio

Questo episodio è un caso di cronaca che richiama l’attenzione sulle aggressioni a sfondo razziale ancora presenti in Italia e sull’impegno delle autorità nel contrasto a tali comportamenti. L’inchiesta prosegue senza sosta, con l’obiettivo di assicurare alla giustizia chi ha commesso questo gesto.

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