Ancona: disinnescata bomba d'aereo della Seconda Guerra Mondiale nel porto

Ancona: disinnescata bomba d’aereo della Seconda Guerra Mondiale nel porto

Ad Ancona, un’operazione di bonifica ha disinnescato una bomba d’aereo della Seconda Guerra Mondiale, garantendo la sicurezza pubblica grazie alla collaborazione tra forze armate e istituzioni locali.
Ancona3A Disinnescata Bomba D27A Ancona3A Disinnescata Bomba D27A
Ancona: disinnescata bomba d'aereo della Seconda Guerra Mondiale nel porto - Gaeta.it

Un’operazione di bonifica di grande rilevanza ha avuto luogo ad Ancona, dove un ordigno bellico di significative dimensioni è stato disinnescato nei giorni scorsi. Si tratta di una bomba d’aereo di fabbricazione americana, risalente al periodo del secondo conflitto mondiale, che pesava circa 240 kg e conteneva 128 kg di tritolo. Questo intervento mette in luce l’importanza della sicurezza pubblica e della sinergia tra le forze armate e le istituzioni locali in casi di emergenza.

La scoperta dell’ordigno nel porto di Ancona

La bomba, rinvenuta in condizioni di conservazione precarie e parzialmente esplosa, è stata segnalata dalle autorità competenti. Il recupero del dispositivo esplosivo è stata una priorità per la Prefettura di Ancona, che ha immediatamente attivato le procedure necessarie. Si tratta di un evento che, se non gestito correttamente, avrebbe potuto mettere a rischio la sicurezza di numerosi cittadini. La scoperta di ordigni della Seconda Guerra Mondiale non è rara, ma la riuscita disattivazione dipende in gran parte dalla preparazione e dall’esperienza delle unità coinvolte.

Le operazioni di disinnesco coordinate dalla Prefettura

Sotto la supervisione della Prefettura di Ancona, le operazioni di disinnesco hanno visto l’intervento di esperti dell’Esercito, in particolare del Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore. Gli specialisti si sono attivati prontamente, coordinando le attività con il Comando delle Forze Operative Nord dell’Esercito di Padova. L’operazione si è sviluppata in tre fasi distinte, ognuna delle quali ha richiesto pianificazione e attenzione nei dettagli, fondamentale per garantire la sicurezza degli operatori e dei cittadini.

In un primo momento, i genieri hanno creato una struttura temporanea di protezione intorno al sito per limitare gli effetti di un’eventuale esplosione, dimostrando professionalità e preparazione. Solo successivamente, dopo aver rimosso i sistemi di innesco, si è proceduto al trasporto dell’ordigno.

La rimozione e l’esplosione controllata in mare

Una volta preparato e disinnescato l’ordigno, il passo successivo è stato il suo trasporto in mare. La bomba è stata brillantemente gestita dai Palombari del GOS, il Gruppo Operativo Subacquei della Marina Militare. Questa decisione è stata presa per minimizzare rischi per la popolazione e garantire un ambiente sicuro durante l’intervento. Gli esperti del Comsubin, distaccati presso il Nucleo Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi di Ancona, hanno svolto il compito di esplosione controllata, annunciando un’operazione di successo che ha ridotto a zero i rischi per i cittadini.

Sicurezza e supporto per i residenti evacuati

Durante l’intera operazione, la Questura di Ancona, supportata da altre forze di polizia e dalla Polizia Locale, ha garantito un’adeguata cornice di sicurezza. Parte del piano di emergenza ha previsto l’interdizione del traffico in determinate strade adiacenti all’area di ritrovamento dell’ordigno. Inoltre, il Comune di Ancona ha gestito l’assistenza per i residenti evacuati nella cosiddetta area rossa, garantendo loro supporto e informazioni necessarie nella situazione di emergenza.

Opere di questo tipo non solo dimostrano l’efficienza dei piani di emergenza, ma evidenziano anche l’importanza della collaborazione tra le diverse istituzioni. Un’attiva capacità di risposta è fondamentale, soprattutto quando si tratta di alleviare situazioni di pericolo per la comunità.

Change privacy settings
×