L’acqua del fiume Basento, di vitale importanza per la popolazione lucana, è al centro dell’attenzione per una crisi idrica che coinvolge circa 140 mila residenti nei comuni del Potentino, compreso il capoluogo di regione. Recenti analisi condotte dall’ARPAB hanno confermato che questa risorsa può essere destinata al consumo umano, suscitando sia preoccupazioni sia manifestazioni di protesta da parte dei cittadini.
Le analisi dell’arpab e i risultati
Durante una riunione dell’unità di crisi svoltasi nella sede della Regione Basilicata a Potenza, è emerso che l’acqua prelevata dal fiume Basento è stata classificata come A2, il che significa che è adatta per il consumo umano. I risultati delle analisi, comunicati dal direttore tecnico-scientifico dell’ARPAB, Achille Palma, rivelano che sono stati riscontrati solo due deboli superamenti: nei livelli di tensioattivi e fosfati. Nel dettaglio, i tensioattivi sono stati misurati a 0,3 mg/l , mentre i fosfati hanno mostrato un livello di 2,8 mg/l, contro il limite di 0,7 mg/l. Nonostante ciò, le sostanze sono considerate trattabili attraverso il potabilizzatore.
Inoltre, l’acqua del Basento ha dimostrato di avere valori di nichel ampiamente sotto la soglia considerata pericolosa e non sono state rilevate tracce di PFAS, sostanze chimiche pericolose spesso utilizzate in rivestimenti antiaderenti e altri prodotti. Questi risultati sono decisivi per garantire che l’acqua prelevata venga successivamente trattata presso l’impianto di Masseria Romaniello, rendendola adatta per il consumo potabile.
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La situazione e le manifestazioni dei cittadini
Le notizie positive circa la potabilità dell’acqua non hanno comunque placato le preoccupazioni dei cittadini. Diverse centinaia di persone si sono radunate davanti alla sede della Regione per manifestare insoddisfazione riguardo alla gestione della situazione idrica. Le restrizioni sull’erogazione dell’acqua rimangono in vigore per i 29 comuni che rientrano nel sistema idrico del Camastra. Queste limitazioni, imposte per garantire un uso responsabile delle risorse, saranno riesaminate domenica 17 novembre.
La delegazione dei manifestanti ha richiesto un incontro con le autorità per esprimere direttamente il proprio malcontento riguardo alla crisi idrica e alle ripercussioni sulla vita quotidiana. Il governo regionale ha accolto la richiesta e ha promesso che il dialogo rimarrà aperto, evidenziando l’importanza di trovare soluzioni che possano garantire una fornitura idrica costante e sicura.
Prospettive future e monitoraggio continuo
La situazione del fiume Basento e l’impatto della crisi idrica richiedono un monitoraggio costante da parte delle autorità competenti. Le analisi da parte dell’ARPAB si prevede continueranno con cadenza regolare per garantire che l’acqua sia sempre in linea con i parametri di potabilità. Il supporto della comunità e la trasparenza nei risultati delle analisi saranno fondamentali per ripristinare la fiducia tra i cittadini e le istituzioni.
Mentre l’emergenza idrica persiste, è cruciale che le autorità locali adottino misure tempestive per affrontare i problemi legati all’acqua e considerino interventi strutturali per migliorare la gestione delle risorse idriche a lungo termine. La collaborazione tra le istituzioni e i cittadini sarà essenziale per superare questa crisi e garantire un futuro sostenibile per le risorse idriche lucane.