Alessandro Forlenza chiede patteggiamento nel processo sulle condizioni nel cpr di via Corelli

Alessandro Forlenza chiede patteggiamento nel processo sulle condizioni nel cpr di via Corelli

Alessandro Forlenza e Consiglia Caruso imputati per condizioni disumane nel CPR di via Corelli a Milano, con richiesta di patteggiamento e decisione rinviata a novembre; coinvolta anche la Martinina srl.
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Il processo sul CPR di via Corelli a Milano vede Alessandro Forlenza e Consiglia Caruso imputati per condizioni disumane dei migranti; Forlenza ha chiesto il patteggiamento, con decisione rinviata a novembre. - Gaeta.it

Il processo che vede coinvolto Alessandro Forlenza e la madre Consiglia Caruso, imputati per le condizioni di detenzione dei migranti nel centro di via Corelli a Milano, ha fatto un nuovo passo con la richiesta di patteggiamento avanzata da Forlenza. La vicenda ruota attorno alle accuse di mantenimento di condizioni definite “disumane” e “infernali” all’interno del Centro di permanenza per i rimpatri . Le udienze procedono con tensione e attenzione, mentre emergono dettagli importanti sugli sviluppi giudiziari.

La richiesta di patteggiamento di alessandro forlenza nel processo

Durante una delle ultime udienze del processo, Alessandro Forlenza ha richiesto di patteggiare una pena di due anni e tre mesi di reclusione, una richiesta che il gup aveva già respinto in passato quando fu proposta una pena inferiore, un anno e otto mesi. La difesa di Forlenza tenta così di ridurre i tempi del procedimento giudiziario e di evitare un possibile processo dibattimentale prolungato. La scelta di chiedere il patteggiamento evidenzia la volontà di chiudere la vicenda in tempi più brevi, pur mantenendo una sanzione significativa.

La posizione di Forlenza è particolarmente delicata perché è imputato insieme alla madre, Consiglia Caruso, e per entrambi pendono accuse legate alla gestione del CPR in via Corelli, struttura nel mirino da tempo per le condizioni in cui venivano trattenuti i migranti. Le accuse ruotano attorno a presunte violazioni che avrebbero condotto a un trattamento giudicato contrario ai diritti umani. La durata della pena chiesta dimostra la portata delle contestazioni a carico di Forlenza.

Decisione rinviata a novembre

La giudice della decima sezione penale del tribunale di Milano ha deciso di riservarsi la decisione sulla richiesta di patteggiamento presentata da Forlenza. La prossima udienza è stata fissata per novembre. In quella seduta, la magistrata dovrà esaminare anche l’istanza del pm Paolo Storari che ha chiesto di acquisire gli atti delle indagini riguardanti anche l’altra imputata. Questa richiesta ha lo scopo di accelerare il procedimento, evitando duplicazioni nelle fasi d’istruttoria e risparmiando tempo prezioso.

Le parti civili, rappresentate dagli avvocati Eugenio Losco ed Enrico Belloli, hanno espresso il loro dissenso rispetto a questa accelerazione. La loro posizione è legata alla necessità di approfondire e garantire una valutazione completa e indipendente delle prove, soprattutto in un caso così complicato e delicato, che riguarda la vita e la dignità di persone vulnerabili.

La posizione della martinina srl e la multa proposta

La Martinina srl, società che gestiva il centro di via Corelli e di cui Forlenza e Caruso risultano amministratori, ha presentato anch’essa una richiesta di patteggiamento. L’istanza prevede il pagamento di una multa da 30mila euro. La società è coinvolta nel procedimento per accuse legate a frode in pubbliche forniture e turbativa d’asta. Queste contestazioni si aggiungono alle accuse per le condizioni di detenzione, definendo un quadro giudiziario complesso che coinvolge sia aspetti amministrativi che penali.

Il coinvolgimento di una società privata nella gestione di un centro di permanenza per i rimpatri al centro di un processo con queste accuse aggiunge rilievo alla vicenda e offre un punto di osservazione sulla gestione delle strutture per migranti nel nostro paese. La richiesta della Martinina srl di patteggiare con una multa rappresenta un tentativo di chiudere rapidamente la questione dal punto di vista societario.

Il calendario giudiziario e le prossime fasi del processo

Il procedimento è stato rinviato alla prossima udienza, fissata per il 14 novembre 2025, quando il tribunale dovrà decidere sulla richiesta di patteggiamento di Forlenza, oltre a valutare gli sviluppi delle altre istanze processuali. Da questo appuntamento dipenderà il proseguimento o meno del processo in forma dibattimentale.

La vicenda del CPR di via Corelli ha suscitato attenzione per le condizioni denunciati e per le implicazioni legali sulle modalità di trattenimento dei migranti. Le indagini e il procedimento giudiziario si intrecciano con una questione più ampia che riguarda i diritti umani e la gestione dei centri rimpatri in Italia, un tema spesso al centro del dibattito pubblico e politico.

Il percorso giudiziario, ora, si concentra sulla valutazione delle richieste di patteggiamento e sulla possibilità di acquisire integralmente gli atti indagini per snellire il processo, affrontando allo stesso tempo le opposizioni delle parti civili. La prossima udienza di novembre si annuncia decisiva per definire l’andamento del procedimento.

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