Il cortometraggio “Nata due volte”, diretto dal regista Massimiliano Galea, è stato presentato ieri al senato della repubblica. Il film racconta la vicenda vera di vincenzina malcotti, donna che ha superato gravi sfide fisiche e psicologiche, e ha fondato l’associazione Tempo per crescere APS, attiva nei confronti di bambini amputati e con disabilità. L’evento ha riunito istituzioni, rappresentanti del sociale e addetti alla cultura, sottolineando l’impatto del cinema nel raccontare storie di resilienza.
La storia di vincenzina malcotti e l’impegno sociale
Nata con sfide importanti, vincenzina malcotti ha affrontato traumi fisici e psicologici che avrebbero potuto fermare chiunque. Eppure, ha deciso di dedicare la sua vita a sostenere bambini con amputazioni o disabilità attraverso la sua associazione Tempo per crescere APS. Il cortometraggio ripercorre questo cammino, con l’intento di mostrare il valore della forza d’animo e della speranza. Il suo impegno ha dato voce a chi spesso resta ai margini, trasformando il personale dolore in sostegno concreto per altri.
La testimonianza di malcotti
La partecipazione di malcotti alla presentazione è stata particolarmente significativa. Ha condiviso il suo vissuto con emozione, ricordando quanto non sia stato semplice esporsi pubblicamente. Ha spiegato che la decisione di raccontare la sua storia nasce dalla volontà di incoraggiare chi si trova ad affrontare situazioni difficili. Il suo racconto non vuole essere solo testimonianza, ma uno stimolo a non arrendersi davanti alle avversità.
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Il cortometraggio nata due volte: realizzazione e messaggio
Il regista Massimiliano Galea, giovane figura emergente nel panorama cinematografico, ha voluto creare un’opera che superasse la semplice narrazione. “Nata due volte” è pensato come un ponte tra il racconto personale e un messaggio universale di rinascita e speranza. L’attrice romana Francesca Antonelli interpreta la protagonista con sensibilità, dando corpo e volto alla tenacia di vincenzina malcotti.
L’opera si distingue per l’uso del cinema come strumento di empatia e cambiamento. Galea ha sottolineato come quel linguaggio artistico possa connettere gli spettatori alle emozioni di chi lotta con fragilità fisiche e psicologiche. Il cortometraggio, quindi, non vuole soltanto informare ma far sentire, invitando a una riflessione sul valore della resilienza e della dignità umana.
La presentazione al senato e le reazioni istituzionali
L’evento di presentazione ha avuto luogo a Roma, nella sede del senato della repubblica. È stato promosso dal senatore Marco Silvestroni, che ha definito il cortometraggio “un esempio straordinario di cinema civile e autentico”. La serata ha riunito personalità del mondo istituzionale e sociale, tra cui il prefetto Francesco Tagliente, Marco Mattei capo di gabinetto del ministero della salute e rappresentanti della fondazione insigniti OMRI.
Le parole del prefetto tagliente
Il prefetto Tagliente ha premiato l’impegno del giovane regista, definendolo un modello di talento al servizio del bene comune. La partecipazione di esponenti delle istituzioni ha conferito rilievo all’opera, evidenziandone l’importanza come strumento di sensibilizzazione su temi delicati legati alla disabilità e alla ripresa dopo eventi traumatici.
Il valore sociale e culturale del cortometraggio
“Nata due volte” si presenta come un progetto che restituisce dignità alle persone fragili attraverso una narrazione intensa e umana. Il cortometraggio è capace di raccontare nelle sue immagini le sfide di chi deve ricostruire una vita dopo la perdita o la sofferenza, lasciando emergere la forza interiore che si attiva in momenti estremi.
Il connubio tra il linguaggio cinematografico e i temi della rinascita conferisce all’opera una rilevanza sociale oltre che artistica. La storia di vincenzina malcotti coinvolge, e allo stesso tempo propone un invito concreto a riconoscere e sostenere chi affronta difficoltà fisiche e psicologiche nella vita quotidiana. Sono proprio queste storie, tramandate attraverso il cinema, che possono accendere attenzione e generare solidarietà nell’opinione pubblica.