A San Giovanni Rotondo, un episodio di violenza omofoba ha sconvolto la comunità locale. La notte tra il 10 e l’11 agosto, un uomo di 57 anni è stato aggredito mentre si trovava all'esterno di un bar. Questo grave atto di violenza solleva interrogativi sull'accettazione sociale e sulla sicurezza in città. La vittima, che ha ricevuto cure mediche per ferite gravi, ha deciso di denunciare l'accaduto affinché simili episodi non si ripetano più.
Il racconto della vittima dell'aggressione
Un momento tranquillo trasformato in violenza
Secondo quanto dichiarato dalla vittima, l'uomo stava mangiando un panino tranquillamente al tavolo di un bar quando è stato avvicinato da un gruppo di giovani. Tra loro si trovavano un ragazzo e una ragazza, i quali, con un'atteggiamento provocatorio, hanno esordito dicendo: "Lo sai che anche noi siamo gay?". Questo saluto iniziale, anziché promuovere un dialogo, si è rapidamente trasformato in un episodio di violenza.
Il giovane, con un gesto scellerato, ha strappato il panino dalle mani della vittima mentre la ragazza lo colpiva con un pugno in faccia. L'aggressione ha avuto esiti devastanti: l'uomo è caduto a terra, battendo violentemente la testa, e ha perso subito conoscenza. A quel punto, i giovani non si sono fermati e hanno cominciato a prenderlo a calci e a pugni, lasciandolo al suolo in condizioni critiche. Dopo l'aggressione, il gruppo si è dileguato, lasciando la vittima priva di aiuto.
Soccorsi e ferite gravi
La barista di un locale vicino, accortasi della situazione drammatica, ha immediatamente soccorso il 57enne, chiamando i soccorsi. Trasportato con urgenza in ospedale, l'uomo ha ricevuto trattamenti per un trauma cranico e per lesioni maxillo-facciali gravi, confermando la brutalità dell'attacco subito. Solo dopo essere stato dimesso, la vittima ha deciso di presentare denuncia per l’accaduto, affermando di voler contribuire a una causa più grande, affinché episodi simili non accadano nuovamente.
La vittima ha espresso la sua indignazione tramite un comunicato stampa, sottolineando la necessità di combattere contro le aggressioni e promuovere un ambiente di rispetto e tolleranza. Con parole sincere, ha rimarcato l’importanza di non rimanere in silenzio davanti a tali atti di violenza.
Reazioni della comunità e del comune
L'appello del sindaco di San Giovanni Rotondo
La notizia dell'aggressione ha scosso la comunità di San Giovanni Rotondo, portando a una reazione immediata da parte delle autorità locali. Il sindaco Filippo Barbano ha commentato la situazione evidenziando l'impegno dell'amministrazione comunale nella promozione della sicurezza e della civiltà. Egli ha assicurato che le indagini sulla vicenda sono state avviate in tutta la loro complessità, mettendo in atto misure preventive già prima dell’incidente.
Barbano ha sottolineato come sia fondamentale rendere le strade della città più sicure, richiamando i cittadini a unirsi in un forte rifiuto contro la violenza e a prendersi cura della comunità. "Ora più che mai dobbiamo rifiutare questo clima di violenza," ha affermato, "perché San Giovanni Rotondo merita un'inversione di tendenza, una rinascita."
Il presidio di solidarietà organizzato da 'Kollera'
In risposta all'aggressione omofoba, l'associazione 'Kollera' ha prontamente organizzato per il 16 agosto un presidio di solidarietà. L’evento, che si terrà in piazza dei Martiri a San Giovanni Rotondo, avrà come obiettivo sensibilizzare la popolazione sulla violenza omotransfobica e promuovere l'inclusione. Questa iniziativa rappresenta un momento di raccolta non solo per esprimere il proprio sostegno alla vittima, ma anche per educare e incoraggiare una presa di posizione collettiva contro ogni forma di violenza.
L’evento di sensibilizzazione si configura come un'importante mobilitazione della comunità, affinché segni l'inizio di un cambiamento indispensabile nel tessuto sociale. La partecipazione attiva dei cittadini sarà fondamentale per costruire una società più inclusiva e unita contro ogni forma di discriminazione. La lotta contro la violenza omofoba è più che mai attuale e necessaria.
Ultimo aggiornamento il 13 Agosto 2024 da Elisabetta Cina