Aggressione in carcere minorile a Roma: tre agenti feriti da una detenuta

Aggressione in carcere minorile a Roma: tre agenti feriti da una detenuta

Un’aggressione nel carcere minorile di Casal del Marmo ha coinvolto tre agenti penitenziari, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza e spingendo i sindacati a chiedere misure di protezione e miglioramento delle condizioni lavorative.
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Aggressione in carcere minorile a Roma: tre agenti feriti da una detenuta - Gaeta.it

Un grave episodio di violenza ha avuto luogo giovedì 28 novembre nel carcere minorile di Casal del Marmo, a Roma, scatenando preoccupazione tra le autorità e il personale penitenziario. Una detenuta ha aggredito tre agenti penitenziari, costringendo i soccorsi a intervenire rapidamente per garantire le necessarie cure mediche.

L’episodio e le conseguenze

L’aggressione si è verificata all’interno di una delle strutture più complesse del sistema penitenziario italiano, dove si trovano giovani detenuti per reati gravi. Le tre agenti coinvolte sono state prontamente trasportate all’ospedale San Filippo Neri. Sebbene le lesioni riportate non siano risultate gravi, i medici hanno ritenuto opportuno monitorare le condizioni di salute delle agenti per prevenire eventuali complicazioni.

Il carcere di Casal del Marmo è noto per le sue problematiche interne e il recente episodio ha evidenziato ulteriormente le difficoltà nel gestire un ambiente già teso. Questo tipo di episodi non è raro, e mette in discussione la sicurezza del personale che opera quotidianamente in queste strutture. La situazione crea una domanda pressante riguardo alle risorse e alle misure di sicurezza attuate per proteggere gli agenti.

La reazione sindacale

Dopo l’incidente, la Federazione Nazionale Sindacati Autonomi Cnpp ha sollevato la questione della sicurezza e della gestione del personale nelle carceri minorili. Giuseppe Merola, segretario nazionale del sindacato, ha denunciato la gravità dell’accaduto, invitando a riflettere sulle difficoltà che il personale affronta. Merola ha evidenziato la necessità di politiche concrete che possano migliorare le condizioni lavorative e garantire la protezione degli agenti penitenziari.

La posizione del sindacato è chiara: è fondamentale che l’Amministrazione Centrale riconosca e affronti le problematiche esistenti, affinché il personale di polizia penitenziaria non sia esposto a continui rischi per la propria salute fisica e mentale.

Verso una soluzione: dialogo tra sindacati e amministrazione

In risposta all’incidente, il dipartimento di giustizia minorile e di comunità ha fatto un passo significativo, promuovendo la creazione di un tavolo permanente per discutere le criticità che affliggono il sistema penitenziario minorile. I sindacalisti hanno accolto con favore questa iniziativa, sperando che possa portare a un miglioramento delle condizioni di lavoro per il personale coinvolto, specialmente a Casal del Marmo.

Domenico Pelliccia, segretario generale aggiunto della Cnpp, ha espresso solidarietà nei confronti degli agenti colpiti, chiedendo una riflessione seria sulle modalità di intervento e di gestione delle situazioni di crisi all’interno delle strutture penitenziarie. Pelliccia ha enfatizzato l’importanza di trovare soluzioni efficaci per garantire un ambiente di lavoro sicuro e sereno per tutti i dipendenti, in modo che possano svolgere il proprio lavoro senza il timore di aggressioni.

Infine, ci si aspetta che, grazie a questo tavolo di dialogo, possano emergere strategie efficaci per affrontare le problematiche persistenti e fare in modo che simili eventi non si ripetano in futuro.

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