Le informazioni più recenti sulle condizioni di salute di Papa Francesco, attualmente ricoverato al Gemelli di Roma, mostrano una situazione clinica stabile. Il Santo Padre ha ricevuto ossigenoterapia ad alti flussi, senza bisogno di ventilazione meccanica non invasiva. Sebbene il Papa sia apiretico, la prognosi rimane riservata, come comunicato dal bollettino medico diffuso dal Vaticano il 2 marzo.
Partecipazione alla Santa Messa e vita quotidiana
Nella giornata di oggi, Papa Francesco ha avuto l’opportunità di partecipare alla Santa Messa. Insieme a coloro che lo assistono durante la degenza, il Pontefice ha alternato momenti di preghiera a momenti di riposo. Questo approccio evidenzia non solo l’importanza della spiritualità anche nei momenti di difficoltà, ma anche la volontà del Papa di mantenere un contatto attivo con la sua comunità, sebbene attraverso un contesto clinico.
Durante la mattinata, dopo una notte tranquilla, il Santo Padre ha fatto colazione con un caffè. Secondo le fonti vaticane, ha continuato a seguire le terapie previste e non ha trascorso la giornata completamente a letto. Si muove, sebbene con alcuni accorgimenti. Con l’assistenza di personale dedicato, utilizza un bastone e un deambulatore per effettuare piccoli spostamenti. Questo quadro suggerisce una dignitosa graduale ripresa, che potrebbe portare a un miglioramento nei prossimi giorni.
Incontri e messaggi di gratitudine
Oggi, tra le visite, il Papa ha incontrato nuovamente il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, insieme a monsignor Edgar Pena Parra, il sostituto. Tali incontri sono significativi non solo per le questioni ecclesiali, ma anche per l’importanza simbolica di mantenere collegamenti con i membri della Santa Sede.
In merito al suo messaggio per l’Angelus, Papa Francesco non ha potuto guidare personalmente la preghiera, ma ha espresso il desiderio che le sue parole venissero diffuse a tutti i fedeli. Ha colto l’occasione per ringraziare i medici e il personale sanitario che si prendono cura di lui nella struttura ospedaliera dove è ricoverato dalla metà di febbraio a causa di una polmonite bilaterale. La fiducia e la speranza nei confronti del futuro emergono chiaramente dai suoi messaggi, evidenziando una resilienza caratteristica del Papa, sempre orientato al bene dei suoi seguaci.
Nelle sue parole, è emerso un forte senso di vicinanza verso i fedeli, con l’accenno a un “arrivederci” che augura un ritorno alla normalità e una comunione rinnovata con la sua comunità. La speranza rimane un tema centrale, un faro luminoso nei giorni di difficoltà, e il Santo Padre continua a dimostrare una forte volontà di resilienza e positività.