La discussione sulle condizioni di lavoro nei cantieri delle Marche ha preso una nuova piega, con la proposta di sospendere le attività durante le ore più calde della giornata. Il presidente della regione, Francesco Acquaroli, ha interviene sulle misure da adottare per salvaguardare la salute dei lavoratori, replicando alle richieste sindacali di maggiori controlli. Il confronto tra istituzioni, sindacati e imprese sta per concretizzarsi attraverso un’intesa attesa nelle prossime ore.
Impegno della regione marche sulla sicurezza nei cantieri
Francesco Acquaroli ha sottolineato la necessità di applicare un principio di buonsenso nella gestione delle attività nei cantieri regionali. Ha chiarito che l’ordinanza sarà pronta e dovrà mettere al primo posto la sicurezza e la salute di chi opera sul campo. Il presidente ha inoltre richiamato il limite delle risorse a disposizione per eseguire controlli diffusi immediatamente su tutti i cantieri. Questa difficoltà non diminuisce però l’impegno dell’amministrazione nel cercare un equilibrio efficace per tutelare i lavoratori.
Le forze disponibili alle verifiche sono poche e non permettono ispezioni capillari in tempo reale, ma la volontà di creare un quadro normativo chiaro rimane forte. Acquaroli ha spiegato che accanto a una strategia mira a trovare soluzioni pratiche che possano essere condivise con i sindacati, chiamati a fare la loro parte insieme alle imprese. Il presidente ha tenuto a precisare che l’attenzione non viene meno nonostante le difficoltà operative.
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Confronto con i sindacati e la richiesta di stop nelle ore più calde
La Fiom Marche ha avanzato la richiesta di intensificare i controlli sulle aziende nel momento in cui sarà sottoscritta l’intesa con le imprese per sospendere i lavori nelle ore di picco termico. Il documento è previsto per il giorno seguente alla dichiarazione di Acquaroli e punta a migliorare le condizioni di lavoro, limitando il rischio di colpi di calore o altri danni derivanti dall’esposizione a temperature elevate.
Il presidente della regione ha risposto a questa richiesta ribadendo la priorità della tutela della salute dei lavoratori. Ha ammesso che l’anno precedente ha mostrato con chiarezza quanto sia necessario intervenire con un piano preciso. L’accordo con sindacati e imprese sarà il punto di partenza per definire azioni concrete da mettere in pratica nel breve periodo.
Strategie future per la tutela dei lavoratori
Durante l’incontro a Confindustria Ancona, Acquaroli ha parlato della necessità di elaborare una strategia chiara per affrontare il tema della sicurezza nei luoghi dove si lavora sotto condizioni climatiche particolarmente difficili. Questo tipo di intervento non sarà solo un provvedimento isolato, ma avrà una dimensione che coinvolge più attori.
I sindacati verranno coinvolti nel definire modalità e tempi di questa strategia. Tra le opzioni, la regolamentazione di pause e sospensioni delle attività nelle ore con temperature più pericolose è una soluzione concreta che si sta valutando. In parallelo, è prevista l’intensificazione dei controlli, compatibilmente alle risorse disponibili. Lo scopo è riconoscere e ridurre i rischi per la salute, senza però bloccare completamente le attività produttive.
Pragmatismo e impegno per il futuro
Questo approccio mostra una linea pragmatica, che guarda al problema con realismo, cercando di bilanciare le esigenze di sicurezza con le realtà operative delle imprese del territorio. Il commitment espresso da Acquaroli indica un passo avanti nella gestione delle criticità crescenti legate alle condizioni di lavoro nei mesi caldi nelle Marche.