L’arrivo delle temperature alte crea nuove sfide per il lavoro all’aperto, in particolare per i ciclofattorini impegnati nel food delivery. Nel Lazio è stato firmato un accordo tra i sindacati e Just Eat che punta a limitare i rischi per la salute dei rider nelle giornate roventi. Le misure riguardano sospensione delle consegne nelle ore delle punte di caldo, pause retribuite più frequenti e una maggiore attenzione alle categorie più vulnerabili. Questo intervento nasce dalla consapevolezza delle condizioni difficili che i lavoratori devono affrontare durante l’estate.
La sospensione degli ordini nelle ore più calde e le pause retribuite per i rider
Il fulcro dell’intesa riguarda la sospensione della ricezione degli ordini nelle fasce orarie più calde. Just Eat, azienda leader nel food delivery e tra le poche a mantenere un rapporto di lavoro subordinato con i rider, ha deciso di bloccare temporaneamente gli ordini nelle ore di punta di caldo estremo. Questo significa che i ciclofattorini non saranno chiamati a lavorare quando la temperatura raggiunge livelli pericolosi per la salute.
Oltre a questo, l’accordo introduce maggiori pause retribuite durante il turno. Le pause serviranno per permettere ai lavoratori di idratarsi e riposare, condizioni essenziali per prevenire colpi di calore o altri problemi legati allo stress termico. Infine, è previsto un esonero dai turni più rischiosi per i ciclofattorini fragili o over 60, categorie più esposte agli effetti negativi del caldo intenso.
La retribuzione garantita durante i periodi di inattività e il monitoraggio meteorologico
È importante sottolineare che i dipendenti manterranno l’intera retribuzione anche nei periodi in cui gli ordini saranno sospesi. Questo punto ha un valore rilevante visto che, normalmente, la sospensione delle attività si lega all’attivazione di ammortizzatori sociali o riduzione del salario. Nel caso di Just Eat, invece, il pagamento continuerà senza soluzione di continuità, assicurando un sostegno economico stabile ai lavoratori.
Si è inoltre costituito un tavolo di monitoraggio continuo che terrà sotto controllo l’andamento delle condizioni meteorologiche. Questo organismo sarà pronto a intervenire rapidamente qualora le ondate di caldo peggiorassero, modificando o potenziando le misure per salvaguardare la salute dei rider. La presenza di un gruppo di lavoro dedicato aiuta a mantenere alta l’attenzione e a prevenire rischi non previsti.
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Un passo verso maggiori garanzie per una categoria a rischio
L’accordo è il risultato di mesi di trattative tra sindacati e Just Eat, che in passato avevano affrontato tensioni riguardo condizioni di lavoro e tutele dei rider. Il fatto che l’azienda abbia accettato di interrompere le attività durante le ore più calde dimostra un riconoscimento concreto dei pericoli legati alle consegne in strada sotto il sole.
I sindacati della Cgil, Cisl e Uil nel Lazio hanno definito questa intesa come la creazione di una rete di sicurezza per una categoria di lavoratori molto esposta ai rischi ambientali ed alla sicurezza stradale. I ciclofattorini spesso si muovono in condizioni difficili, a volte su strade trafficate o in orari notturni; con questa iniziativa si aggiunge un livello di protezione che prima mancava. Si tratta di un modello che potrebbe aprire la strada a misure analoghe in altre regioni, visto l’aumento delle temperature estive e la diffusione del lavoro di consegna a domicilio.