Il 23 luglio 2025, presso la sede dell’Anica a Roma, è stata firmata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro destinato al settore cine-audiovisivo. L’intesa coinvolge Anica, l’associazione delle industrie cinematografiche, e le principali organizzazioni sindacali di categoria: Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil. Dopo mesi di confronto, le parti hanno definito nuove condizioni contrattuali, tra cui un aumento significativo per il 4° livello professionale.
Il contesto della trattativa tra Anica e i sindacati
Le negoziazioni per il rinnovo del contratto nel settore cine-audiovisivo sono partite diversi mesi fa, con l’obiettivo di stabilire nuove regole e tutele per i lavoratori impegnati nell’industria cinematografica e audiovisiva. Anica, che rappresenta le aziende del settore, ha dialogato con Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, che tutelano i diritti dei dipendenti. L’iter è stato caratterizzato da confronti serrati, dovuti anche alle trasformazioni in atto nell’ambito produttivo e ai mutati scenari economici, specie per quanto riguarda la retribuzione e le condizioni di lavoro.
L’accordo siglato a Roma rappresenta un passo importante nella definizione dei nuovi standard salariali e normativi. Serve a garantire una continuità di rapporto tra imprese e lavoratori in un settore che continua a registrare evoluzioni, sia sui fronti tecnologici sia sulle forme di contratto. Il coinvolgimento diretto delle parti sociali ha permesso di evitare conflitti più ampi e di pervenire a un testo condiviso.
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I dettagli dell’aumento retributivo per il 4° livello
Il cuore dell’intesa prevede, come elemento centrale, un aumento salariale che riguarda il 4° livello contrattuale, che è una categoria rilevante nel comparto cine-audiovisivo. Secondo quanto comunicato dall’Anica e dalle organizzazioni sindacali, l’incremento a regime sarà di 360 euro lordi mensili. Questo adeguamento ha l’obiettivo di migliorare la situazione economica di numerosi lavoratori e viene valutato come un risultato significativo dagli stessi firmatari.
L’aumento riguarda quindi una fascia che comprende figure professionali intermedie, spesso impegnate in ruoli tecnici e creativi nell’ambito delle produzioni cinematografiche e audiovisive. Oltre alla remunerazione, l’accordo prevede anche la conferma di alcune condizioni normative già esistenti nel contratto, che tutelano l’orario di lavoro, la sicurezza e la formazione professionale.
Le reazioni delle parti all’accordo
A conclusione della firma, tutti gli attori coinvolti hanno espresso soddisfazione per l’intesa raggiunta. La nota congiunta di Anica, Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Uilcom-Uil sottolinea come l’accordo rappresenti un punto di equilibrio tra le esigenze delle imprese e le aspettative dei lavoratori. Il documento viene ora trasmesso alle rispettive assemblee per lo scioglimento della riserva, fase in cui i sindacati sottoporranno l’ipotesi ai propri iscritti per la ratifica definitiva.
L’accordo esprime la volontà di mantenere stabilità nell’ambito del lavoro nelle produzioni audiovisive, tenendo conto delle specificità di un settore che ha attraversato cambiamenti strutturali recenti. La questione salariale rimane al centro della discussione, vista la necessità di garantire un reddito adeguato a categorie spesso sottopagate rispetto ad altri comparti industriali.
La fase di verifica interna
Le parti restano concentrate sulla fase di verifica interna, consapevoli che la definitiva approvazione renderà effettivo il rinnovo contrattuale e consentirà di applicare le nuove condizioni a tutti i lavoratori interessati. La trattativa ha mostrato capacità di confronto e disponibilità al dialogo, elementi critici per le future relazioni industriali nel comparto cine-audiovisivo.
“Un risultato importante per il riconoscimento del lavoro e della professionalità nell’industria audiovisiva”, si legge nella nota congiunta.