Questa mattina, la località di Minerbe, in provincia di Verona, è stata teatro di un’imponente operazione di demolizione: la torre piezometrica, alta quasi 40 metri e dismessa da ben dieci anni, è stata abbattuta con esplosioni controllate, restituendo un’immagine di grande impatto visivo. Questo evento fa parte di un piano più ampio gestito da Acque Veronesi, la società che supervisiona il servizio idrico in numerosi comuni della provincia scaligera.
Il processo di abbattimento e le misure di sicurezza
L’abbattimento della torre piezometrica è stato eseguito da un team di tecnici esperti, specializzati in demolizioni controllate. Il processo ha richiesto una preparazione accurata e una stretta collaborazione tra diverse autorità , tra cui Acque Veronesi, la Questura, il Comune di Minerbe e la Polizia Locale. Prima dell’operazione, è stata effettuata una delicata fase di evacuazione nelle aree circostanti e cinque abitazioni sono state temporaneamente sgomberate per garantire la sicurezza dei residenti.
Il cerchio di protezione è stato fissato a un raggio di 150 metri dal punto di esplosione. Questo tipo di attenzione verso la sicurezza evidenzia l’impegno delle autorità locali nel prevenire ogni possibile rischio durante l’operazione. La demolizione, che ha generato un crollo verticale della struttura, è stata pianificata nei minimi dettagli per garantire il massimo controllo durante l’esplosione, minimizzando al contempo l’impatto sull’ambiente circostante.
Un passo nella modernizzazione dei servizi idrici
L’abbattimento della torre di Minerbe rappresenta un passo significativo nel piano di ammodernamento dei servizi idrici adottato da Acque Veronesi. Dal 2019, questo è il quinto torrino demolito dalla società , con operazioni precedenti che hanno interessato altre strutture in diverse località tra cui San Vito di Legnago, Zimella, Veronella e Povegliano Veronese. Questi interventi sono parte di un processo più ampio volto a ottimizzare le risorse e le infrastrutture idriche in provincia.
Attualmente, nel territorio veronese ci sono ancora 31 torri piezometriche, di cui 13 attive e 18 ormai fuori servizio. L’obiettivo di Acque Veronesi è di eliminare le strutture non funzionali, perseguendo una gestione più efficiente ed ecologica delle risorse idriche, importantissime per le forniture agli abitanti della zona.
Impatto sulla comunità e sguardo al futuro
L’operazione di abbattimento della torre piezometrica potrebbe suscitare reazioni diverse tra i residenti. Da un lato, c’è la soddisfazione per la rimozione di una struttura non utilizzata che poteva comportare rischi in caso di deterioramento, dall’altro, la nostalgia per un elemento emblematico della città . Tuttavia, il complesso di ste stesso rende pure evidente la necessità di progredire verso un sistema idrico più moderno, che sappia rispondere efficacemente alle esigenze della comunità .
Questo intervento è un segno dell’attenzione di Acque Veronesi verso il miglioramento sempre della qualità dei servizi offerti, puntando a garantire ai residenti un approvvigionamento idrico più sicuro e affidabile. Dando un’occhiata al futuro, sarà interessante vedere come il processo di ammodernamento delle strutture continui a evolversi e adattarsi alle sempre crescenti esigenze del territorio veronese.