Il prefetto di Catanzaro, Castrese De Rosa, ha convocato nella mattinata di oggi una nuova riunione della Cabina di regia in Prefettura. L’incontro rientra nelle azioni già avviate per contrastare il degrado urbano nelle zone periferiche, con un focus particolare sul campo Rom di Scordovillo a Lamezia Terme. All’appuntamento hanno partecipato diversi rappresentanti delle forze dell’ordine, degli enti locali e della Regione per fare il punto sui lavori di bonifica e la delocalizzazione degli abitanti.
Riunione in prefettura: i partecipanti e obiettivi
Alla riunione hanno preso parte figure chiave per la sicurezza e la gestione territoriale: il questore di Catanzaro Giuseppe Linares, il comandante provinciale dei carabinieri Giuseppe Mazzullo, il maggiore della Guardia di Finanza Valentino Luce. Dal versante amministrativo e sociale, erano presenti il sindaco di Lamezia Terme Mario Murone, il commissario per la bonifica generale Giuseppe Vadalà con il tenente colonnello Nino Tarantino, e membri della giunta regionale, tra cui l’assessore alle Politiche sociali e Welfare Caterina Capponi e il segretario generale Eugenia Montilla. Erano inoltre coinvolti dirigenti dei settori Salute e Welfare, Territorio e Ambiente e Maria Carmela Iannini, commissario straordinario dell’Aterp.
Lo scopo della riunione era definire lo stato di avanzamento degli interventi previsti nel campo Rom di Scordovillo, segnalati da tempo come area in condizione di degrado. L’attenzione si è concentrata soprattutto sulle operazioni di bonifica dell’area e sulla delocalizzazione delle famiglie coinvolte. Questi aspetti sono fondamentali per liberare lo spazio, restituendolo a una condizione più sicura e vivibile per l’intera comunità.
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La bonifica: tempistiche e modalità operative
Il generale Giuseppe Vadalà ha illustrato il cronoprogramma dei lavori sulla base del Piano di caratterizzazione approvato a fine 2024. Questi lavori partiranno a settembre, interessando inizialmente l’area esterna al campo Rom. Il termine previsto per la bonifica completa di questa zona è fissato in quattro mesi. Tale calendario tiene conto del finanziamento del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che copre le risorse necessarie per questo primo intervento.
Parallelamente, il commissario Vadalà ha annunciato che sarà effettuata una stima dei costi per la bonifica interna del campo tramite appositi sondaggi. Questi dati saranno fondamentali per richiedere e gestire eventuali ulteriori fondi, anche in collaborazione con la Regione Calabria, in modo da coprire tutto il territorio coinvolto. La complessità dell’area richiede un piano articolato, studiato per evitare rischi ambientali e restituire un habitat sicuro.
La delocalizzazione degli abitanti e il progetto di integrazione
L’Aterp ha completato una mappatura delle abitazioni disponibili per ospitare le famiglie attualmente residenti nel campo Rom. La ricognizione è frutto di un lavoro approfondito e di verifica sul territorio, con l’obiettivo di facilitare un trasferimento ordinato. Il progetto di integrazione, finanziato con risorse regionali, prevede di inserire queste famiglie in condizioni abitative dignitose, sostenendole nella nuova collocazione.
Durante la riunione, i referenti della Regione sono intervenuti per spiegare le fasi di attuazione del piano di sostegno e gli step temporali previsti. L’intento è di accompagnare il trasferimento in modo da evitare tensioni sociali e favorire un inserimento progressivo. La realizzazione delle abitazioni e l’erogazione di supporti assistenziali saranno monitorati da un team composto da istituzioni e enti locali, per assicurare il rispetto degli impegni presi.
Il ruolo dell’osservatorio regionale sulle periferie per la sorveglianza continuativa
Proprio in questi giorni in Prefettura si è insediato l’Osservatorio regionale sulle periferie. Si tratta di una struttura che avrà il compito di svolgere un presidio costante sul territorio, monitorando le condizioni delle aree marginali come quella di Scordovillo. L’osservatorio fungerà da coordinatore per progetti e interventi che migliorino la qualità della vita delle periferie, affiancando Comuni e istituzioni.
Il prefetto De Rosa ha qualificato la riunione di oggi come un passaggio importante per uscire da una situazione che dura da decenni. Il coinvolgimento di molti enti e il coordinamento attuale costituiscono la base per assicurare risultati concreti. Si punta a trasformare l’area degradata in uno spazio vivibile e che non incida negativamente sulla città e i suoi abitanti.
Prossimi passi e appuntamenti della cabina di regia
Al termine dell’incontro è stato fissato un nuovo appuntamento per settembre, quando la Cabina di regia si riunirà per valutare i progressi delle attività. Tutti i soggetti coinvolti sono chiamati a riferire lo stato degli interventi, così da mettere a fuoco eventuali difficoltà e promuovere soluzioni efficaci. Questo metodo di lavoro si conferma essenziale nella gestione di situazioni complesse come quella di Scordovillo.
La riunione mostra l’impegno delle autorità locali e regionali nel gestire problemi di lunga data, senza trascurare le esigenze delle comunità coinvolte. La bonifica e la delocalizzazione avvengono in un contesto di responsabilità condivisa, con attenzione alle risorse e al rispetto dei tempi indicati dalle fonti ufficiali.