A Casoria la prima edizione del premio “siamo libere” contro la violenza di genere

A Casoria la prima edizione del premio “siamo libere” contro la violenza di genere

A Casoria la prima edizione del premio “siamo libere” ha riunito istituzioni, forze dell’ordine, associazioni e artisti per sensibilizzare sulla violenza di genere e promuovere il Codice Rosso.
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A Casoria si è tenuta la prima edizione del premio "Siamo libere", un evento che ha unito istituzioni, forze dell’ordine e associazioni per sensibilizzare e premiare l’impegno contro la violenza di genere, con momenti di riflessione, testimonianze e arte. - Gaeta.it

A Casoria si è svolta la prima edizione del premio “siamo libere”, un’iniziativa che ha riunito ieri sera istituzioni, forze dell’ordine, professionisti, associazioni e artisti attorno al tema della violenza di genere. L’evento, promosso da Rosario Visone, co-portavoce di Europa Verde Campania, è stato trasmesso in diretta da Radio MayDay, coinvolgendo una platea vasta e interessata a sensibilizzare l’opinione pubblica su un argomento cruciale per la convivenza civile.

Una serata di impegno e riflessione a casoria

La serata ha preso forma come un momento di confronto e di attenzione verso una piaga sociale che affligge numerose comunità. A Casoria sono arrivati rappresentanti delle istituzioni locali, appartenenti alle forze dell’ordine, professionisti legati alla giustizia e al settore sociale, oltre a figure del mondo artistico e esponenti di diverse associazioni impegnate nella lotta alla violenza contro le donne.

L’evento non si è limitato alla semplice premiazione ma ha offerto spazio a testimonianze e riflessioni condivise. Il dialogo ha affrontato in modo diretto le difficoltà nel supportare vittime di abusi e la necessità di politiche concrete. In questo contesto si è parlato della legge 69/2019, il cosiddetto Codice Rosso, strumento legislativo fondamentale per il contrasto di tali reati.

La scelta di Casoria come sede della manifestazione ha dato voce a una realtà spesso coinvolta nelle dinamiche di criminalità e disparità sociali, dimostrando attenzione verso i problemi vissuti da territori periferici o meno battuti dai grandi media nazionali.

Riconoscimenti per chi lavora contro la violenza

Tra i premiati spicca Luigi Castaldo, vicepresidente di CON.SI.PE. e membro del Corpo di Polizia Penitenziaria. Castaldo è stato insignito per il suo lavoro nel campo della rieducazione e del reinserimento sociale di persone autrici di reati contro le donne. Il suo impegno segue le direttive del Codice Rosso, che ha introdotto procedure più rapide per tutelare le vittime e misure più severe per gli aggressori.

Il riconoscimento va a sottolineare quanto il lavoro dentro le istituzioni e nelle carceri si collochi al centro di una risposta complessa, che non si limita a punire ma mira a prevenire recidive attraverso percorsi di rigenerazione personale. Questi progetti sono fondamentali per intercettare quei soggetti che potrebbero ripetere comportamenti violenti ed educarli al rispetto.

Altri premiati e ospiti della serata hanno coinvolto associazioni attive nel sostegno alle donne vittime di abusi, operatori sociali, esperti del settore giuridico e forze dell’ordine impegnate quotidianamente nella tutela di diritti e sicurezza.

Musica e cultura: un messaggio di rispetto

La manifestazione ha previsto anche momenti artistici per rafforzare il messaggio contro la violenza di genere. Interventi musicali a tema hanno sottolineato come l’amore autentico sia basato sul rispetto e sulla libertà, non sulla sopraffazione o il controllo.

Questi momenti hanno arricchito l’incontro di un valore emotivo capace di coinvolgere chi ascoltava, andando oltre la semplice denuncia. La cultura si è confermata strumento di comunicazione potente, capace di accendere coscienze e offrire spunti di riflessione. I brani scelti hanno accompagnato le varie fasi della serata, dando ritmo e profondità al dibattito.

La combinazione di premiazioni, interventi istituzionali e rappresentazioni artistiche ha contribuito a creare un clima intenso e partecipato. Non è mancata l’attenzione sulle politiche di prevenzione e sull’importanza di iniziative capaci di coinvolgere l’intera comunità.

Appuntamento a nuove edizioni per continuare la lotta alla violenza

Al termine della serata l’organizzazione ha annunciato di voler replicare l’evento nei prossimi anni. L’obiettivo infatti è mantenere alto il livello di attenzione su un tema che richiede costante impegno.

La volontà di riproporre il premio “siamo libere” si lega al bisogno di costruire una rete di sostegno e informazione sempre più ampia. Eventi come quello di Casoria contribuiscono a ricordare come la lotta contro la violenza sulle donne debba avere continuità nel tempo e coinvolgere direttamente cittadini, istituzioni e associazioni.

In questo senso, la manifestazione ha rappresentato un primo passo concreto, segnando un momento di partecipazione collettiva e ricordando che la battaglia per il rispetto della dignità femminile resta una priorità per tutta la società.

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