Il piccolo paese di Borgofranco d’Ivrea piange la scomparsa di Fabio Pitti, volontario molto conosciuto e stimato in comunità. Fabio è morto il 30 giugno all’ospedale Molinette di Torino a soli 42 anni, vittima di un tumore rapido che non ha lasciato scampo. La sua attività nel volontariato e negli eventi locali aveva segnato la vita del paese, dove sarà ricordato con affetto da familiari, amici e istituzioni.
La scomparsa improvvisa di fabio pitti a soli 42 anni
Fabio Pitti è stato strappato alla vita da un mieloma multiplo che ha colpito con rapidità e aggressività. Ricoverato all’ospedale Molinette di Torino, è mancato il 30 giugno dopo un brevissimo calvario. La famiglia ha dovuto fare i conti con la malattia che si è manifestata all’improvviso, lasciando poco tempo per prepararsi o accettare l’inevitabile. La lotta di Fabio, sostenuta dai suoi cari, si è svolta in un clima di grande dolore e incredulità, un vuoto che ora pesa su Borgofranco.
I funerali sono stati fissati per giovedì 3 luglio, alle 10, nella chiesa di San Germano a Borgofranco d’Ivrea, là dove Fabio è cresciuto e ha dedicato gran parte del suo tempo all’aiuto degli altri. Il rosario si terrà la sera prima, mercoledì 2 luglio alle 20.30, sempre nella stessa chiesa. Il corteo funebre partirà dalla sua abitazione di via Cavour 40, per poi dirigersi al tempio crematorio di Biella dove sarà compiuta la cremazione.
Leggi anche:
Un volto conosciuto e amato nelle tradizioni e nel volontariato di borgofranco
Fabio Pitti era una figura nota in tutti i momenti di festa e solidarietà della comunità. Partecipava attivamente alle feste popolari e ai cortei storici, sempre presente dietro le quinte nell’organizzazione degli eventi. Nel 2014 aveva ricoperto il ruolo di priore nella festa di Sant’Antonio Abate, evento chiave per Borgofranco legato alla tradizione agricola e all’amore per gli animali.
Oltre alle feste, Fabio era impegnato nei carnevali rionali e in numerose iniziative di volontariato. Il suo volto gentile e disponibile lo rendeva un punto di riferimento per chiunque avesse bisogno, una presenza silenziosa ma costante nel tessuto sociale. Il sindaco Fausto Francisca, intervistato, ha sottolineato come Fabio rappresentasse un’importante risorsa per il paese. Ha definito la sua morte una perdita enorme, sia a livello umano che sociale.
Il ricordo commosso della comunità e la richiesta della famiglia
La famiglia Pitti ha espresso un ringraziamento al personale medico dell’ospedale Parini di Aosta, di Ivrea e delle Molinette di Torino, evidenziando la cura e il rispetto con cui hanno seguito Fabio nei giorni difficili. L’estesso tempo ha chiesto che, in memoria di Fabio, non vengano portati fiori ai funerali ma offerte destinate alla ricerca sul mieloma multiplo, la malattia che lo ha portato via.
Tra gli amici e le associazioni locali il ricordo si concentra sulla semplicità e la generosità di Fabio. Non si trattava solo di un volontario ma di un pilastro discreto e costante del paese. La sua scomparsa lascia un segno negli spazi che ha attraversato, nelle fotografie delle feste e, soprattutto, nelle vite di chi ha incontrato. Associazioni come il gruppo Alpini, l’associazione carnevalesca Borgo Capoluogo, i Pifferi e Tamburi del Burg e il coro Rio Fontano Mimosa di Tavagnasco hanno annunciato che manterranno vivo il suo ricordo attraverso le proprie attività.
Fabio Pitti lascia un’eredità fatta di gesti concreti e di presenza silenziosa. Borgofranco d’Ivrea, città che lo ha visto crescere e impegnarsi, gli dedicherà un ultimo saluto segnato dall’affetto e dal rispetto di un’intera comunità.