Un importante accordo sta per essere siglato a Roma, un passo decisivo per la salvaguardia del patrimonio funerario ebraico italiano. Il prossimo 19 dicembre 2024, alle ore 17.30, la Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura e l’Unione delle Comunità ebraiche italiane firmeranno un protocollo d’intesa. Questo accordo intende regolamentare in modo efficace le attività di scavo, conservazione e restauro dei contesti funerari ebraici, salvaguardando così la memoria storica e culturale di queste comunità.
dettagli del protocollo d’intesa
L’intesa verrà sottoscritta da Luigi La Rocca, Capo dipartimento per la Tutela del patrimonio culturale, e Noemi Di Segni, Presidente dell’Ucei. Questo protocollo rappresenta la risposta a una necessità crescente di stabilire modalità condivise per gli interventi archeologici, specialmente nei contesti funerari che siano legati alla tradizione e alla religione ebraica. Questo accordo arriva in un momento cruciale, dopo l’approvazione, avvenuta lo scorso giugno, di uno schema di linee guida presentato dall’Amministrazione al fine di gestire correttamente il trattamento delle sepolture ebraiche.
Le linee guida guideranno le Soprintendenze nell’applicazione delle corrette metodologie per la manipolazione e il trattamento dei resti umani, rispettando al contempo i precetti religiosi e le tradizioni dei gruppi ebraici. L’importanza dei dettagli e del rispetto delle pratiche religiose è cruciale in questo ambito, e il protocollo sarà uno strumento prezioso per chi lavora nei cantieri archeologici in tutta Italia.
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l’importanza della preservazione religiosa e culturale
Nel dichiarare l’importanza di questo protocollo, Luigi La Rocca ha rimarcato come l’iniziativa favorisca una maggiore sensibilità nello scavo e nella conservazione dei siti funerari. L’intenzione è di operare nel rispetto delle disposizioni religiose e culturali che sono parte integrante dell’identità ebraica. Non solo i resti umani devono essere trattati con dignità, ma anche la sacralità delle aree cimiteriali merita di essere preservata, in quanto luogo di memoria collettiva.
Noemi Di Segni ha evidenziato come le pratiche religiose ebraiche non riguardino solo la comunità ebraica, ma abbiano un valore universale. La collaborazione tra il Ministero e l’Ucei rappresenta un passo avanti nella valorizzazione del patrimonio culturale e nella promozione della conoscenza reciproca. La pubblicazione di materiali fotografici e scientifici riguardanti i resti e le aree cimiteriali dovrà avvenire nel rispetto delle tradizioni e delle regole etiche stabilite, a vocazione educativa e divulgativa.
il ruolo del ministero della cultura e la normativa vigente
Il Codice dei beni culturali e del paesaggio sancisce che il Ministero della Cultura si occupi della ricerca archeologica e di eventuali saggi preventivi per i lavori pubblici. Per quanto riguarda le catacombe ebraiche, esiste però una norma specifica, l’articolo 17 della legge 101/1989, che stabilisce la necessità di coinvolgere attivamente le Comunità ebraiche nella loro gestione. Questo ulteriore passo segna un’importante apertura al dialogo tra istituzioni e comunità, fondamentale per garantire una gestione condivisa del patrimonio culturale.
In questo contesto, è significativo che lo Stato, l’Ucei e le comunità ebraiche stiano collaborando attivamente per preservare ed esaltare la cultura e la storia dell’ebraismo in Italia. La riattivazione della Commissione mista, avvenuta tramite decreto del Segretario Generale del Ministero della Cultura il 7 settembre 2023, rappresenta un ulteriore elemento di cooperazione e integrazione, con lo scopo di promuovere iniziative congiunte a tutela del patrimonio culturale ebraico.
Questa intesa si colloca dunque all’interno di un vasto piano di intervento che punta a valorizzare e proteggere un’eredità culturale ricca di storia e significativo, cruciale per l’identità nazionale e per la memoria collettiva di tutto il Paese.