Truffa del falso incidente a san mango piemonte, anziana derubata di contanti e oro per oltre 11 mila euro

Truffa del falso incidente a san mango piemonte, anziana derubata di contanti e oro per oltre 11 mila euro

Un truffatore ha ingannato un’anziana di San Mango Piemonte con la paura per un finto incidente del figlio, rubando oltre 11mila euro; arrestato grazie alle indagini dei carabinieri di San Cipriano Picentino.
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Un truffatore ha derubato un’anziana di San Mango Piemonte sfruttando la paura per un falso incidente del figlio; arrestato dopo indagini coordinate dai carabinieri di San Cipriano Picentino. - Gaeta.it

Un raggiro ben pianificato ha portato al furto di denaro e oggetti preziosi da un’anziana residente a San Mango Piemonte, in provincia di Salerno. L’episodio, avvenuto il 6 gennaio scorso, ha visto un truffatore sfruttare la paura per un finto incidente stradale che avrebbe coinvolto il figlio della vittima. Solo a distanza di mesi le indagini hanno permesso l’arresto del presunto colpevole, in seguito all’ordinanza del giudice emessa dal tribunale di Salerno. Le forze dell’ordine sono riuscite a mettere fine a questa pratica grazie a una risposta immediata e decisa.

Il meccanismo della truffa basato sulla paura per un figlio in pericolo

La truffa è stata costruita intorno alla paura di una madre per la sicurezza del proprio figlio. L’uomo ha contattato telefonicamente l’anziana con una voce agitata che raccontava di un grave incidente stradale che avrebbe coinvolto il figlio. Questo ha indotto la donna a cadere nel panico, spingendola a preparare e consegnare oggetti in oro e somme di denaro a una persona che si era presentata come emissario, in apparenza autorizzata a risolvere la situazione.

Non si è trattato solo di un inganno telefonico: per isolare la vittima e aumentarne la vulnerabilità, al marito della donna è arrivata una seconda chiamata. Questa volta ha risposto a un finto carabiniere che lo ha convinto a uscire di casa, lasciando l’anziana sola e più facilmente manipolabile. Questo passaggio ha permesso al truffatore di agire indisturbato e completare il furto.

Le modalità adottate ricordano un tipo di raggiro che punta a sfruttare due elementi fondamentali: l’affetto per i familiari e la fiducia nelle forze dell’ordine. L’uomo dietro la truffa si è presentato come una figura autorevole, riuscendo a guadagnarsi la fiducia e sfruttare la condizione di debolezza della vittima.

Il valore del bottino e gli sviluppi investigativi a san cipriano picentino

Il furto ha riguardato contanti e gioielli in oro, per un totale che supera gli 11mila euro. La somma sottratta implica una perdita significativa soprattutto per una persona anziana, che spesso conserva in casa risorse economiche limitate ma preziose. Questa cifra comprende anche oggetti dal valore affettivo e materiale, difficili da sostituire.

Le indagini sono state coordinate dalla Procura di Salerno e affidate ai carabinieri della stazione di San Cipriano Picentino, che hanno lavorato per ricostruire l’accaduto e identificare il responsabile. Dopo la raccolta di prove e testimonianze, le autorità hanno ottenuto un’ordinanza di arresti domiciliari per il sospettato.

I risultati mostrano come un intervento rapido e accurato delle forze dell’ordine possa portare a bloccare le attività dei truffatori che mirano alle fasce più fragili della popolazione. Il lavoro investigativo ha evitato che questo tipo di raggiri continuasse a danneggiare persone anziane in altri comuni del salernitano.

Le misure cautelari e il procedimento legale per il presunto truffatore

Il presunto autore della truffa è finito agli arresti domiciliari dopo l’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Salerno. L’uomo dovrà rispondere del reato di truffa aggravata, una fattispecie che prevede pene più severe proprio per il tipo di inganno attuato e la condizione delle vittime.

Gli arresti domiciliari sono una misura cautelare che limita la libertà personale del sospettato e mira a prevenire ulteriori atti illeciti. Il procedimento proseguirà con l’istruttoria e le eventuali ulteriori prove da mettere agli atti.

Il caso di San Mango Piemonte conferma l’attenzione delle autorità verso i reati contro persone vulnerabili e mette in evidenza l’importanza della segnalazione tempestiva di situazioni sospette da parte di parenti e vicini di casa. Queste truffe continuano a mettere in difficoltà molti cittadini, ma chi indaga cerca di arginare il fenomeno con controlli serrati e interventi mirati.

I carabinieri di San Cipriano Picentino rimangono attivi nel territorio per prevenire altri raggiri simili e fornire aiuto a chi rischia di essere danneggiato da persone senza scrupoli. Il caso ha avuto risonanza anche per la modalità con cui è stato costruito, uno schema già noto ma che purtroppo funziona ancora sulle vittime più esposte.

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