Night spirit, il cane poliziotto noto per aver individuato sei persone vive dopo il crollo del ponte Morandi a Genova, è tornato a casa. Le sue ceneri sono state consegnate alla sua proprietaria e conduttrice, l’ispettore Laura Bisio, che da anni coordina la Squadra Cinofili della polizia a Genova. Questo tributo sottolinea il legame profondo tra uomo e animale nel lavoro di soccorso e sicurezza. La storia di night spirit illumina l’importante ruolo dei cani nella ricerca e salvataggio in situazioni estreme, così come la gratitudine per i loro anni di servizio.
La carriera di night spirit nella polizia: anni di impegno sotto ogni tipo di emergenza
Night spirit era un pastore australiano tricolore, specializzato nella ricerca di persone scomparse o intrappolate. Ha lavorato con la sua conduttrice la Bisio per dieci anni, impegnandosi in missioni difficili e spesso pericolose. Tra i momenti più importanti, la sua presenza sotto le macerie del ponte Morandi ha permesso di salvare vite umane con il suo fiuto e la sua perseveranza.
Oltre a questa impresa, ha partecipato alle operazioni di soccorso dopo il terremoto in Abruzzo, individuando superstiti nascosti tra le macerie. Night spirit ha aiutato a rintracciare latitanti e persone disperse nei boschi, contribuendo anche alla sicurezza di personaggi pubblici. Grazie a queste attività, ha guadagnato la stima e la riconoscenza di molte persone. Il suo lavoro non si limitava solo alle emergenze: ha ricoperto un ruolo attivo nel controllo del territorio e nella lotta alla criminalità.
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Quando ha completato il servizio attivo, all’età di dieci anni, è stato congedato ma ha continuato a vivere con la Bisio. Questo periodo ha rappresentato per lui una fase di tranquillità dopo anni di compiti gravosi. È nel congedo che ha manifestato problemi di salute, con un ictus che ne ha segnato gli ultimi anni. Nonostante questo, Bisio e la sua famiglia lo hanno curato con attenzione fino alla fine.
La vita dopo il servizio: la casa di tortona e la convivenza con leone
Dopo l’uscita dal servizio operativo, night spirit ha vissuto con Bisio nella casa di Tortona, un ambiente spazioso con un grande giardino. Qui ha avuto la compagnia di Leone, un jack russell di cinque anni specializzato nell’antidroga molecolare, anch’esso parte della squadra cinofili.
Il rapporto tra i due cani è stato fatto di rispetto ma anche di dimostrazioni di autorità da parte di night spirit, che fino alla fine ha mantenuto un certo carattere dominante nei confronti di Leone. Bisio racconta che, nonostante le differenze di personalità, night spirit ha trasmesso a Leone “il testimone”, indicando un passaggio simbolico tra le generazioni di cani poliziotto.
Questi ultimi anni trascorsi in casa sono stati una fase di serenità e riposo, lontana dal lavoro delle emergenze. Il giardino ha permesso a night spirit di correre e giocare, mentre il legame con la famiglia è rimasto solido. Questo equilibrio ha aiutato il cane a superare i momenti difficili legati alla malattia.
Il tributo finale: la cremazione e il ricordo nella famiglia di polizia
L’ispettore Laura Bisio ha scelto di far cremare night spirit per dare un ultimo saluto rispettoso al suo cane, il primo in tutto il suo percorso professionale. Per questo si è rivolta a Asef, l’azienda funebre del Comune di Genova, che dal 2022 offre servizi anche per animali domestici e collabora con la squadra cinofili con un accordo gratuito.
Questa scelta si lega al riconoscimento ufficiale del valore che i cani di polizia rappresentano, anche dopo il pensionamento. La cremazione è vista come un omaggio dedicato a chi ha dedicato anni di vita al servizio, mettendo a rischio salute e sicurezza per aiutare gli altri.
Bisio ha sottolineato come night spirit meriti un posto d’onore in casa, accanto al ricordo della sua storia e al legame con la famiglia. L’urna con le sue ceneri e la fotografia diventano simboli permanenti di un rapporto intenso, fatto di dedizione, lavoro e affetto.
Night spirit resterà parte integrante della vita di Bisio e di chi ha condiviso il suo percorso. Il ricordo del suo intervento nel crollo del ponte Morandi, ma anche nelle altre missioni, continua a testimoniare l’importanza delle squadre cinofili nelle operazioni di soccorso e sicurezza pubblica.