Un evento drammatico si è verificato nel carcere di GENOVA PONTEDECIMO, dove una detenuta di soli 26 anni ha tentato di togliersi la vita. Quest’episodio evidenzia un problema sempre più allarmante nelle carceri italiane, dove il numero dei suicidi continua a crescere in modo esponenziale. Un intervento tempestivo da parte della polizia penitenziaria ha impedito un’altra tragedia, con l’incidente che è avvenuto nella notte scorsa. Le autorità sono in allerta e si stanno interrogando su come affrontare questa crisi.
Attimi di paura nel carcere
La giovane donna, con un fine pena fissato per settembre 2026, ha tentato il suicidio impiccandosi nel bagno della sua cella. Secondo quanto riportato da Fabio Pagani, segretario regionale del sindacato Uilpa Polizia Penitenziaria, la detenuta ha utilizzato una maglia per compiere il gesto estremo, chiudendosi sotto la doccia. La poliziotta di turno, non ricevendo risposta dalla giovane, ha immediatamente avvertito che qualcosa non andava e non ha esitato a entrare nella cella.
L’intervento rapido degli agenti ha impedito il compimento del suicidio. “Siamo riusciti a evitare il sessantaseiesimo suicidio nelle carceri italiane da inizio anno,” ha affermato Pagani, sottolineando l’importanza della vigilanza e della tempestività degli interventi da parte del personale penitenziario. La polizia penitenziaria ha dimostrato grande professionalità e prontezza nell’azione, un aspetto fondamentale in situazioni di crisi.
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Soccorsi e trasferimento d’urgenza
Dopo il salvataggio, la donna è stata trasportata d’urgenza al Pronto Soccorso dell’ospedale SAN MARTINO di GENOVA. Le sue condizioni sono state rapidamente valutate, e, sebbene inizialmente critiche, i medici hanno confermato che la giovane è ora fuori pericolo di vita. Tuttavia, la detenzione in una struttura carceraria non può fornire la risposta adeguata per chi sta vivendo situazioni di profondo disagio psicologico.
Attualmente, si prevede che la detenuta possa essere presa in carico dal reparto di PSICHIATRIA dell’ospedale, dove riceverà le cure necessarie per affrontare le sue problematiche mentali. L’attenzione verso la salute mentale nelle carceri è diventata una questione cruciale, dato che molti detenuti si trovano in condizioni precarie che possono alimentare comportamenti autolesionisti.
Le statistiche allarmanti e la risposta delle istituzioni
Questo episodio si inserisce in un contesto più ampio di crescente preoccupazione per la salute mentale e il benessere dei detenuti in ITALIA. Con sessantasei tentativi di suicidio già registrati dall’inizio dell’anno, è evidente che esiste un urgente bisogno di interventi a lungo termine per migliorare le condizioni all’interno delle carceri. Le istituzioni devono affrontare questo problema con una strategia integrata che comprenda maggiore attenzione al supporto psico-emotivo per i detenuti e formazione adeguata per il personale penitenziario.
L’episodio nel carcere di GENOVA PONTEDECIMO funge da campanello d’allarme per le autorità italiane, che sono chiamate a lavorare sulle strutture carcerarie e sulla riabilitazione sociale. È cruciale che i sistemi penitenziari promuovano non solo la sicurezza, ma anche il recupero e la reintegrazione degli individui che attraversano momenti critici della loro vita.