Stop ai botti di capodanno a roma: vietati dal 1 dicembre al 31 gennaio per sicurezza e ambiente

Stop ai botti di capodanno a roma: vietati dal 1 dicembre al 31 gennaio per sicurezza e ambiente

roma vieta l’uso e il possesso di fuochi d’artificio dal 1 dicembre al 31 gennaio per tutelare sicurezza, ambiente, animali e patrimonio culturale con una norma permanente nel regolamento di polizia urbana.
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Il Comune di Roma ha introdotto un divieto permanente sull’uso e possesso di fuochi d’artificio dal 1 dicembre al 31 gennaio per tutelare sicurezza, ambiente, animali e patrimonio culturale. - Gaeta.it

Il comune di roma ha deciso di vietare l’uso e il possesso di fuochi d’artificio durante il periodo che va dal 1 dicembre al 31 gennaio. Questa misura punta a ridurre i rischi legati all’accensione di petardi e botti, tutelando la sicurezza dei cittadini, il benessere degli animali e la qualità dell’aria nella capitale.

Il divieto permanente nel regolamento di polizia urbana

La novità riguarda una modifica definitiva al Regolamento di Polizia Urbana approvata dall’assemblea capitolina. Riccardo Corbucci e Giammarco Palmieri, presidenti delle rispettive commissioni, hanno spiegato che ora il divieto di usare e detenere fuochi d’artificio sarà in vigore ogni anno dal 1 dicembre al 31 gennaio, coprendo quindi il periodo delle festività natalizie e di capodanno in modo ufficiale e senza necessità di ordinanze temporanee.

Questa scelta nasce dall’esigenza di adottare una regolamentazione più chiara e stabile, simile a quella già in vigore in altri comuni italiani. Nel comunicato si sottolinea come questa norma voglia mettere un freno agli incidenti provocati dai botti e contribuire a diminuire l’inquinamento atmosferico causato dalle sostanze rilasciate durante la combustione dei fuochi d’artificio. Non solo quindi un effetto diretto su sicurezza pubblica e salute ma anche sul patrimonio culturale e artistico di roma, spesso esposto a rischi e danni in quei giorni.

La posizione della garante per gli animali a roma

Patrizia Prestipino, garante per la tutela e il benessere degli animali nella capitale, ha accolto positivamente la decisione definendola “una misura nel segno della civiltà e del rispetto”. Ha ricordato che la legge va oltre le vecchie ordinanze di breve durata, le quali spesso erano difficili da far rispettare e limitavano le azioni di controllo.

La presenza di una norma fissa aiuterà la polizia municipale a migliorare l’efficacia dei controlli e ad effettuare i sequestri necessari per assicurare il rispetto del divieto. Prestipino ha citato un sondaggio della Lav e della Doxa, secondo cui il 94% degli italiani è contrario all’uso dei botti nelle feste di fine anno. Questo dato rafforza la richiesta di un cambiamento culturale e normativo in questa direzione.

L’impatto ambientale e di sicurezza sulle feste a roma

I fuochi di artificio, durante i festeggiamenti di capodanno, aumentano il rischio di infortuni gravi per persone e animali. Le esplosioni possono causare danni diretti a orecchie e corpo, nonché incidenti legati alla fiamma o a materiali incendiari. A livello ambientale, questi eventi rilasciano nell’aria sostanze inquinanti come polveri sottili e metalli pesanti, che peggiorano la qualità dell’aria in una città come roma, già spesso alle prese con livelli elevati di smog.

Dal punto di vista della tutela del patrimonio culturale, fuochi e botti possono causare dissesti e danneggiare edifici storici e monumenti. Questi aspetti sono stati considerati dalle autorità nel definire la nuova regola che copre più di un mese di festeggiamenti, in modo da eliminare ogni possibilità di uso non autorizzato di materiale pirotecnico in città.

Un passo verso nuove regole in tutta italia

La scelta del comune di roma rientra in un percorso più ampio che vede diversi comuni italiani adottare misure simili contro i botti di capodanno, in risposta alle richieste di cittadini e associazioni che da anni promuovono il rispetto della sicurezza, della salute e dell’ambiente durante le feste. Prestipino stessa ha richiamato l’attività parlamentare a favore di un divieto nazionale, sottolineando come la modifica capitolina rappresenti un segnale concreto e un esempio che potrebbe essere seguito su scala più ampia.

Questo aggiornamento normativo si colloca in un clima di crescita di attenzione verso il benessere animale e la tutela ambientale, che sta ottenendo sempre più spazio nel dibattito pubblico e nelle scelte delle amministrazioni locali. roma, con questa delibera, conferma il proprio ruolo in questa direzione, gestendo il problema dei botti in modo strutturale e permanente.

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