Un’emergenza nautica ha catturato l’attenzione delle autorità marittime italiane nella notte scorsa. Un catamarano a vela, il “Benghity“, ha segnalato la sua incapacità di proseguire la navigazione a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Situato a 42 miglia dal porto di Fiumicino, l’imbarcazione ha messo alla prova le capacità di intervento della Capitaneria di Porto, sottolineando l’importanza della prontezza di reazione in situazioni critiche in mare.
emergenza marina e attivazione dei soccorsi
segnalazione di difficoltà in mare
Poco dopo la mezzanotte, la Sala operativa della Capitaneria di Roma-Fiumicino ha ricevuto una segnalazione urgente dal centro regionale di soccorso marittimo di Civitavecchia. Il “Benghity“, che trasportava tre persone – un conduttore sudafricano e due cittadini inglesi – si trovava in difficoltà a causa dell’impatto con un mare estremamente agitato. Le condizioni meteo evidenziavano venti forti da ponente e onde che superavano i quattro metri, un evento che ha reso difficile ogni manovra di soccorso.
mobilitazione dei mezzi di soccorso
Di fronte a questa situazione critica, la Capitaneria di Porto non ha perde tempo e ha attivato immediatamente le operazioni di soccorso. I mezzi di soccorso di Civitavecchia e Roma si sono messi in moto per raggiungere il catamarano, che si trovava a circa 70 chilometri dalla costa. La tempestività delle operazioni e il monitoraggio costante delle condizioni in mare sono stati fondamentali per garantire una risposta efficace e sicura.
l’intervento della MSC Luisa e il trasferimento in sicurezza
l’arrivo della nave container
Per affrontare la situazione, la Capitaneria di Porto ha dirottato sul punto di emergenza la nave container MSC Luisa, un’imbarcazione di ben 300 metri di lunghezza. Giunta in tempi relativamente brevi sul luogo dell’incidente, questa imbarcazione ha fatto da punto di riferimento per il catamarano, fornendo una certa protezione dalle onde, rendendo possibile così una parziale riparazione della situazione per gli occupanti.
presa in carico da parte della motovedetta
Nelle prime ore del mattino, le operazioni di soccorso sono state ulteriormente intensificate con l’arrivo della motovedetta classe 800 della Capitaneria di Roma. Sfida le condizioni avverse del mare, la motovedetta è riuscita a prendere “in consegna” il catamarano. Questa fase dell’operazione è stata seguita attentamente dalle Sale operative di Civitavecchia e Roma, che hanno garantito un coordinamento efficace tra le diverse unità in campo.
messa in sicurezza del catamarano in difficoltà
approdo sulla spiaggia di Fiumicino
Dopo aver completato il trasferimento, il catamarano è stato indirizzato verso la zona costiera vicino al vecchio faro di Fiumicino. Qui, i soccorritori hanno predisposto il recupero dell’imbarcazione, che attualmente riposa sulla spiaggia adiacente all’ex porto della Concordia. Il “Benghity” è ora in attesa di un rimorchio definitivo per le necessarie riparazioni.
avvio delle verifiche sugli eventi
La Capitaneria di Porto ha avviato le indagini previste dal codice della navigazione per analizzare le cause di questo evento critico. Questa fase investigativa è fondamentale per individuare eventuali problematiche tecniche o errori di navigazione, con l’obiettivo di garantire la sicurezza in mare e prevenire futuri incidenti simili.
L’operazione di soccorso ha dimostrato ancora una volta l’efficienza delle autorità marittime italiane nell’affrontare situazioni di emergenza, evidenziando l’importanza della preparazione e della risposta rapida in un contesto spesso imprevedibile come quello marittimo.
Ultimo aggiornamento il 13 Settembre 2024 da Sofia Greco