Situazione critica nelle carceri lucane: sovraffollamento e carenza di organico a Matera

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Situazione critica nelle carceri lucane: sovraffollamento e carenza di organico a Matera - Gaeta.it

La recente visita di Vito Messina, segretario interregionale dell'Unione sindacati di polizia penitenziaria , presso la casa circondariale di Matera ha evidenziato una situazione allarmante. Le problematiche principali riguardano sovraffollamento e carenza di personale, fattori che compromettono la gestione della struttura e la sicurezza all'interno del penitenziario.

Il sovraffollamento carcere di Matera: dati e problematiche

Un'evidente crescita della popolazione carceraria

Il carcere di Matera, attualmente, ospita circa 200 detenuti, una cifra che supera di gran lunga la capacità ideale della struttura. Secondo il segretario Messina, l’organico di polizia penitenziaria dovrebbe essere composto da almeno 120 addetti, ma attualmente solo 90 agenti sono disponibili per garantire la sicurezza e la gestione del carcere. La mancanza di risorse umane porta a situazioni di stress e difficoltà operative, che mettono a serio rischio non solo il personale, ma anche i detenuti stessi.

Conseguenze sulla sicurezza e gestione

Il sovraffollamento fa sì che la possibilità di attuare programmi di inclusione e riabilitazione per i detenuti venga seriamente compromessa. A causa della mancanza di adeguati spazi e del personale sufficiente, si crea un ambiente di lavoro e di vita non ottimale, che può sfociare in tensioni e conflitti tra detenuti e operatori. Messina ha fatto presente che, al momento, la struttura non è in grado di attuare progetti di rieducazione, fondamentali per il recupero sociale dei detenuti.

Strutture e risorse: la necessità di interventi urgenti

Adeguamenti strutturali e miglioramenti

Oltre al problema del sovraffollamento, anche le strutture fisiche del carcere di Matera richiedono interventi di ristrutturazione e adeguamento. Situazioni di degrado e mancanza di adeguate strutture possono influire negativamente sulla qualità della vita dei detenuti e sulle condizioni di lavoro del personale. Messina ha sottolineato come sia essenziale un piano di interventi che possa garantire una gestione più efficace del carcere, migliorando le condizioni generali e la sicurezza.

Azioni concrete richieste all'amministrazione penitenziaria

Messina si è impegnato a sollecitare l’amministrazione penitenziaria affinché vengano adottate misure urgenti, non solo per Matera, ma anche per le strutture di Potenza e Melfi, che presentano problematiche simili. Il segretario dell'Uspp ha ribadito l’importanza di avere un numero sufficiente di agenti per garantire una sorveglianza adeguata e per intervenire in caso di necessità. Ha chiesto che il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, visiti le realtà carcerarie della Basilicata per comprendere direttamente le problematiche e avviare misure risolutive.

La richiesta di un intervento politico e sociale

Un appello per maggiori risorse e attenzione

La visita di Messina e le sue dichiarazioni pongono sotto i riflettori la questione carceraria in Basilicata, sollecitando anche una risposta da parte delle istituzioni. La situazione critica non può essere ignorata e richiede un’attenzione politica adeguata, affinché vengano allocate le risorse necessarie per affrontare il sovraffollamento e migliorare le condizioni di lavoro del personale penitenziario.

Un approccio multidisciplinare per il futuro

È fondamentale adottare un approccio integrato che coinvolga diverse forze istituzionali e sociali, per garantire non solo la sicurezza dentro al carcere, ma anche la possibilità di reinserimento sociale per i detenuti. La richiesta affinché vi sia un’analisi approfondita della situazione e un’azione concreta appare più che mai necessaria, non solo per il bene dei diretti interessati, ma per l’intera comunità.

Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 da Sara Gatti

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