Sindaci dell'alta valle Isarco contro il traffico: richieste di divieto per i furbetti delle deviazioni

Sindaci dell’alta valle Isarco contro il traffico: richieste di divieto per i furbetti delle deviazioni

Le autorità locali dell’alta valle Isarco chiedono misure restrittive per gestire il traffico estivo, a causa del sovraccarico delle strade statali e dei rischi per la sicurezza pubblica.
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Sindaci dell'alta valle Isarco contro il traffico: richieste di divieto per i furbetti delle deviazioni - (Credit: www.ansa.it)

I recenti eventi lungo la strada statale che attraversa l’alta valle Isarco hanno sollevato preoccupazioni significative da parte delle autorità locali. La gestione del traffico durante i fine settimana estivi è diventata critica a causa del fenomeno dei cosiddetti “furbetti delle code”, automobilisti che, per evitare ingorghi, abbandonano l’autostrada per percorsi alternativi. Due sindaci locali, Martin Alber di Brennero e il suo collega di Vipiteno, hanno sollevato l’attenzione dei media e degli organi competenti, richiedendo l’implementazione di misure restrittive simili a quelle già adottate in Austria.

Il fenomeno dei furbetti delle deviazioni

La stagione estiva ha portato un incremento del traffico nella zona, con picchi di afflusso nelle giornate di maggior movimento. I sindaci hanno evidenziato come, per aggirare i blocchi sulla A22, molti automobilisti decidano di utilizzare le strade statali, provocando un sovraccarico della viabilità locale. Secondo il sindaco di Brennero, Martin Alber, questa scelta rappresenta non solo un problema di congestione, ma anche una questione di sicurezza. Le strade secondarie, molte delle quali sono estremamente strette, non sono adeguate per gestire un volume così elevato di veicoli, creando situazioni di pericolo per gli stessi conducenti e per gli abitanti della zona.

A Vipiteno, l’ultimo fine settimana ha visto ben 50.000 passaggi sulla statale, un numero allarmante che evidenzia le criticità del sistema viario locale. Il sindaco ha spiegato che i navigatori GPS, spesso poco precisi, contribuiscono a questo problema; gli automobilisti, fidandosi ciecamente dei dispositivi, si trovano a percorrere vie poco adatte al traffico intenso. Questo si traduce in un aumento della tensione tra residenti e turisti, con una richiesta di intervento da parte delle autorità locali.

Proposte di divieto e misure di gestione del traffico

Di fronte a questa situazione, i sindaci si sono mobilitati per chiedere che venga introdotto un divieto di deviazione nei giorni di traffico intenso, un provvedimento che già in vigore in Austria ha portato a risultati positivi nella gestione del flusso veicolare. La proposta mira a garantire la sicurezza degli abitanti e a preservare le caratteristiche dei paesi montani, spesso legati a tradizioni e stili di vita che potrebbero essere compromessi dall’incremento del traffico.

Alber ha sottolineato l’importanza di tutelare i piccoli centri abitati e ha esortato le autorità competenti a prendere in considerazione questa misura. Secondo il sindaco, il deterioramento della qualità della vita dovuto al traffico caotico non è un argomento da sottovalutare e richiede un’azione tempestiva. I residenti hanno espresso preoccupazione per il futuro della loro comunità, dove l’aumento del traffico e dell’inquinamento acustico potrebbe avere conseguenze negative sia dal punto di vista della salute pubblica che del turismo.

Le reazioni della comunità e delle autorità competenti

Le reazioni della popolazione locale non si sono fatte attendere. Molti residenti si sono schierati a favore della proposta e hanno richiesto ulteriori misure per garantire una maggiore sicurezza stradale. Le discussioni tra i sindaci e i rappresentanti delle autorità regionali sono in corso, con l’obiettivo di trovare una soluzione che possa soddisfare sia le esigenze del traffico sia la tutela degli interessi della comunità.

Alcuni esperti del settore hanno suggerito di investire in campagne informative per educare gli automobilisti sull’importanza di rispettare le indicazioni stradali e di utilizzare percorsi consigliati, soprattutto nei giorni di traffico intenso. La richiesta di intervento ha aperto un dibattito sulla necessità di rivedere le politiche di gestione del traffico nella zona, rendendo necessario un impegno congiunto delle autorità locali, regionali e nazionali per affrontare le problematiche legate alla mobilità.

Le prossime settimane saranno cruciali per comprendere se le richieste dei sindaci troveranno ascolto e se le misure proposte saranno effettivamente implementate, contribuendo a migliorare la situazione viaria dell’alta valle Isarco e garantendo una maggiore sicurezza per residenti e turisti.

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