Un’inquietante scoperta ha scosso la comunità di Domegge di Cadore, dove un anziano di cui si erano perse le tracce da sabato è stato ritrovato senza vita. Il corpo è stato recuperato nelle acque del Lago di Centro Cadore nella notte tra domenica 21 e lunedì 22 luglio, alimentando la preoccupazione per la sicurezza nella zona e ponendo interrogativi sulle circostanze della scomparsa.
Il ritrovamento del cadavere a Domegge di Cadore
Il tragico rinvenimento del corpo è avvenuto alle 2:30 della notte tra domenica e lunedì. I vigili del fuoco, allertati dai carabinieri, sono intervenuti dopo il ritrovamento dell’auto dell’anziano nei pressi del lago. Sulla base delle segnalazioni ricevute, la ricerca ha preso il via alle 21:30 di domenica, con il personale del distaccamento di Pieve di Cadore. La situazione è stata coadiuvata anche dai pompieri volontari di Lozzo e Calalzo.
Le operazioni di ricerca si sono concentrate attorno allo specchio d’acqua del Lago di Centro Cadore, in una zona ben visibile ma purtroppo inaccessibile a terre. Nel corso delle ricerche, gli operatori hanno mobilitato droni per captare i movimenti sulla superficie del lago, tecnologia che ha rivelato la sagoma del corpo in galleggiamento nel centro del lago. Questo dato ha consentito un intervento mirato, con la speranza di recuperare il corpo in buone condizioni per chiarire le cause del decesso.
Il recupero del cadavere nel lago
Il recupero del cadavere dell’anziano è avvenuto con l’impiego di un gommone, appositamente fornito per l’operazione. Dopo un attento e meticoloso intervento, il corpo è stato trasportato a riva, dove un medico ha potuto effettuare un’analisi preliminare. Tuttavia, ogni tentativo di rianimazione è risultato vano, e il professionista non ha potuto fare altro che constatare la morte dell’individuo.
Le operazioni di recupero, che hanno coinvolto un lavoro di squadra tra le diverse forze di soccorso, si sono concluse all’alba di lunedì 22 luglio. La notizia del ritrovamento ha immediatamente gettato un’ombra sull’intera comunità di Domegge di Cadore, già scossa dalla scomparsa dell’anziano. Le autorità sono ora concentrate sulla raccolta di informazioni per determinare le circostanze che hanno portato alla scomparsa e infine al ritrovamento del corpo.
Dove si trova Domegge di Cadore
Domegge di Cadore è un comune situato nella provincia di Belluno con una popolazione di poco più di duemila abitanti. Caratterizzato da un paesaggio montano mozzafiato, il comune si affaccia sul Lago di Centro Cadore, una gemma naturale incastonata tra le cime maestose degli Spalti di Toro, del Montanel, dei Monfalconi e delle Marmarole.
Situato nell’alta valle del Piave, Domegge di Cadore offre un contesto idilliaco ma è anche un luogo in cui la comunità vive a stretto contatto con la natura, non senza i rischi che quest’ultima può comportare. I residenti, ora coinvolti dalle indagini, si interrogano sull’accaduto, accendendo analisi e discussioni in merito alla sicurezza nelle aree lacustri, soprattutto in regioni montane dove gli incidenti possono avvenire facilmente.
Altri ritrovamenti di cadaveri in laghi italiani
La triste notizia che ha colpito Domegge di Cadore non è un caso isolato. Durante la stessa giornata di domenica 21 luglio, un altro cadavere, questa volta di una donna di mezza età, è stato rinvenuto nel Lago di Garda. Il corpo è stato avvistato da un diportista in transito vicino alla costa del Comune di Tremosine, da dove si proietta un’incantevole vista sul lago.
In un’ulteriore coincidenza, nella giornata di sabato 20 luglio, un’altra donna di 56 anni era scomparsa e successivamente ritrovata nel lago di Caccamo a Serrapetrona, nella provincia di Macerata, creando ulteriore preoccupazione riguardo la sicurezza nelle acque italiane. Le scomparse e i ritrovamenti di cadaveri in contesti naturalistici sollevano interrogativi sulla prevenzione di tali tragedie e sul potenziamento delle misure di sicurezza per i cittadini e turisti.
Questo drammatico insieme di eventi sta spingendo le autorità a intensificare le ricerche e a valutare eventuali misure aggiuntive di vigilanza nei territori lacustri, per garantire un futuro più sicuro.