Rione Roma Performing Tour: Un’Invasione di Arte e Creatività nel Centro Storico

Rione Roma Performing Tour: Un’Invasione di Arte e Creatività nel Centro Storico

Dal 4 all’8 dicembre, il “Rione Roma Performing Tour” trasforma il centro storico in un palcoscenico di arte e interazione sociale, con performance immersive che celebrano la cultura e la comunità.
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Rione Roma Performing Tour: Un’Invasione di Arte e Creatività nel Centro Storico - Gaeta.it

L’evento “Rione Roma Performing Tour”, in programma dal 4 all’8 dicembre, trasformerà il centro storico della capitale in un palcoscenico di espressione artistica, dove suoni, movimenti e storie si intrecciano. Questo evento offre un’ottima opportunità per vivere la cultura in modo dinamico, con performance che abiteranno le strade del I Municipio, rendendo la città un laboratorio di creatività e interazione sociale.

Performance e creatività: un viaggio immersivo

L’iniziativa si distingue per la ricchezza delle esperienze artistiche proposte. Le strade di Roma ospiteranno una varietà di eventi, che includono performance sonore, coreografie in movimento, residenze artistiche, audio walk, pièce itineranti e una video-mostra dedicata alla creatività sociale. Ogni tappa del tour è pensata come un viaggio esplorativo, incentivando i partecipanti a entrare in contatto con l’ambiente circostante. L’idea centrale è stimolare una riflessione su quanto ci circonda, invitando il pubblico a prendere parte a un’esperienza di ascolto attivo.

Gli artisti coinvolti si muovono tra spazi diversi, creando connessioni e dialoghi tra i vari elementi che compongono il contesto urbano. Grazie alla varietà delle arti, dai suoni alle immagini, i partecipanti possono vivere la città da una prospettiva unica, dove l’interazione e la convivialità diventano parte integrante di ogni performance.

Un’esperienza di comunanza e condivisione

Un momento significativo del tour è rappresentato dalla performance della vocalist Elena Rivoltini, che propone un evento unico nel cortile dello studio d’arte Progetto Esthia a Trastevere. Qui, il pubblico è invitato a portare una pianta da casa, per partecipare a una sessione di canto collettivo dedicato alla cura delle piante. Questo momento di ascolto comunitario sottolinea l’importanza del suono come forma di terapia, non solo per i partecipanti umani, ma anche per gli esseri vegetali. La performance stimola la connessione emozionale tra le persone e la natura, evidenziando il ruolo della musica in un contesto di condivisione e guarigione.

Contemporaneamente, i creatori Caroline Barneaud e Stefan Kaegi di Rimini Protokoll presenteranno un’opera che combinerà testi, canzoni e paesaggi sonori, articolando una nuova dimensione spaziale per i partecipanti. Questo approccio innovativo illustra come i diversi linguaggi delle arti possano interagire e generare esperienze immersive.

Tracce di emozioni in spazi urbani

Anche i collettivi Azioni Fuori Posto e Wundertruppe saranno protagonisti in questa serie di eventi, muovendosi tra le strade e tracciando percorsi emotivi attraverso danze e gesti. Le loro performance esplorano i legami culturali e sociali che legano i cittadini alla loro città, creando un dialogo diretto con il pubblico. Questa interazione non solo stimola la riflessione, ma invita anche alla partecipazione attiva, trasformando i momenti in opportunità per costruire relazioni.

In aggiunta, il digital storyteller Marco Stefanelli presenterà un podcast che guiderà i partecipanti in una passeggiata sonora, portandoli a scoprire storie e suoni che attraversano la loro quotidianità. Questo tipo di narrazione non convenzionale arricchisce l’esperienza, offrendo un’ulteriore dimensione di esplorazione urbana.

Un incontro di voci e luoghi

Il Rione Roma Performing Tour si chiude con una video-mostra che raccoglierà testimonianze e riflessioni dal Movimento Oreste, Stalker e da Giorgio de Finis. Questa raccolta visiva offre uno spaccato della creatività sociale presente nel territorio, ampliando il discorso sulla cultura e l’arte contemporanea. I curatori Lara De Angelis e Pierpaolo Fabrizio enfatizzano l’importanza di un’esperienza di ascolto collettivo, in cui corpi, voci e spazi si intrecciano per dar vita a racconti inaspettati.

In un’epoca in cui le comunità si trovano spesso isolate, eventi come questo rappresentano un’importante opportunità per promuovere l’aggregazione e la condivisione creativa. Il progetto, realizzato da Bluecheese Project e promosso da Roma Capitale attraverso l’Assessorato alla Cultura, è completamente gratuito, permettendo così a tutti di partecipare a questa celebrazione della cultura urbana e dell’incontro sociale.

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