La vicenda della ex Dopla di Manfredonia, in provincia di Foggia, rappresenta un faro di speranza in un contesto spesso buio per l’industria italiana. La fabbrica, chiusa per un lungo periodo, riaprirà i battenti alla fine di gennaio 2025 grazie all’impegno dei suoi dipendenti. Questo evento non solo segna una rinascita per i 31 lavoratori ma anche un passo decisivo verso la produzione di stoviglie in bioplastica, un cambiamento fondamentale nel settore della plastica monouso.
I lavoratori al centro della rinascita
La storia recente di questo stabilimento è emblematica della determinazione dei lavoratori. Dopo la chiusura, i dipendenti si sono uniti per formare una cooperativa, dimostrando non solo il loro attaccamento al lavoro, ma anche l’intento di avere un futuro professionale. Giovanni Guerra, presidente della cooperativa, ha condiviso la sua soddisfazione per l’imminente riapertura, sottolineando quanto sia stato difficile arrivare a questo punto. “Un anno fa sembrava impossibile, e invece oggi è realtà ”, ha affermato, rimarcando il lavoro collettivo e la solidarietà tra i membri della cooperativa.
Questa iniziativa ha anche ottenuto il supporto di Legacoop Puglia, che ha fornito consulenza e assistenza legale nel percorso di acquisizione. La cooperativa si è distinta per la sua capacità di aggregare risorse e idee, affrontando le difficoltà con un approccio innovativo e orientato al futuro.
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Investimenti e finanziamenti per un nuovo inizio
La rimessa in piedi della ex Dopla non è solo una questione di volontà , ma anche di investimenti significativi. Il piano prevede un investimento iniziale di 1,5 milioni di euro, con ulteriori 1,5 milioni destinati al processo produttivo e alla formazione del personale. Carmelo Rollo, presidente di Legacoop Puglia, ha illustrato come i fondi siano stati reperiti attraverso diverse fonti, evidenziando la varietà e la sofisticatezza delle strategie finanziarie adottate.
Il margine di manovra economico deriva, tra l’altro, da un investitore istituzionale che ha contribuito con circa 900mila euro, 130mila euro da ulteriori iniziative di Legacoop, e un mutuo di 1,5 milioni, attualmente in fase di istruttoria. Il sostegno non è mancato nemmeno dal versante dei lavoratori, che hanno messo insieme 330mila euro attingendo anticipatamente dalla Naspi.
Una componente importante di questo successo è stata rappresentata dal crowdfunding popolare, che in soli dieci giorni ha raccolto 30mila euro, forgiando un legame diretto tra i lavoratori e la comunità locale. Questo approccio potrebbe costituire un modello replicabile per altre aziende in difficoltà .
Il futuro: una produzione sostenibile
La transizione dalla produzione di plastica monouso a quella di bioplastica non rappresenta solo un cambiamento materiale, ma risponde anche a un’esigenza di sostenibilità sempre più sentita nel mercato contemporaneo. La scelta di investire nella bioplastica sottolinea la capacità dell’industria di adattarsi alle nuove normative e alle pressioni ambientali. Questa evoluzione non è solo un passo avanti per la fabbrica, ma anche un segno di speranza per un’intera comunità .
La fabbrica si prepara a implementare processi produttivi innovativi che non solo garantiranno posti di lavoro, ma contribuiranno anche a un ambiente più pulito. Se l’esito della ristrutturazione dovesse rivelarsi positivo, potrebbe fungere da esempio per altre realtà imprenditoriali, dimostrando come il lavoro di squadra e una visione condivisa possano portare a risultati concreti e soddisfacenti.
La riapertura della ex Dopla rappresenta un capitolo significativo non solo per i lavoratori, ma anche per l’intera area di Manfredonia, segnando una nuova era di possibilità , resilienza e consapevolezza ambientale. Questi eventi offrono lezioni preziose per il futuro economico del nostro Paese, invitando altre aziende a esplorare strade simili per superare le difficoltà .