La riunione di ieri alla presenza del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, ha portato a importanti notizie riguardanti il futuro dell’Istituto penale per i minorenni. Entro l’estate del 2025, la struttura tornerà alla sua funzione originaria. Questo passo è reso possibile grazie alla collaborazione tra il Comune, l’Agenzia del demanio, l’Università dell’Aquila e il Provveditorato alle Opere pubbliche, sotto la supervisione del Dipartimento Giustizia minorile e di comunità.
La storia recente dell’istituto penale minorile
Nel 2016, un decreto del Ministero della Giustizia ha sancito la chiusura dell’Istituto penale per i minorenni dell’Aquila, nonostante gli sforzi compiuti per ripristinarne l’agibilità in seguito ai danni provocati dal terremoto che ha colpito la regione. L’annuncio del sindaco Biondi approfondisce il percorso verso la riapertura e la riutilizzazione dei locali, un processo che ha visto molteplici fasi e la partecipazione di diverse istituzioni.
La chiusura della struttura ha avuto un impatto significativo non solo sui giovani coinvolti, ma anche sul personale che operava all’interno, il quale ha vissuto anni di incertezze e transizioni. Adesso, la prospettiva di riapertura rappresenta un’opportunità per ridare vita a un’importante funzione sociale e rieducativa, che mira a supportare i giovani in difficoltà.
Leggi anche:
Le tempistiche per il ripristino delle funzioni originarie
I piani delineati dal sindaco prevedono una serie di tempistiche precise. Entro gennaio 2024, l’Università dell’Aquila dovrà liberare la palazzina attualmente dedicata agli studi dei docenti. Seguiranno altre operazioni, come la liberazione delle aree destinate alla mensa e ai servizi entro marzo, mentre le aule destinate alle lezioni dovranno essere disponibili per luglio. Durante questo periodo, il Provveditorato si occuperà dell’adeguamento degli spazi per garantire che siano idonei alle esigenze della giustizia minorile.
In questo contesto, il sindaco Biondi prevede di inviare una comunicazione al Ministero della Giustizia affinché venga istituito un tavolo di monitoraggio, che avrà il compito di verificare il rispetto del cronoprogramma e assicurare l’efficacia delle operazioni.
Importanza della riqualificazione per il personale e i giovani
Ciò che rende la riapertura dell’istituto davvero significativa è il suo impatto non solo sugli spazi, ma anche sul personale che vi lavora e sui giovani che vi sono ospitati. La struttura non sarà più solo un luogo di detenzione; sarà inclusa anche una parte destinata al centro di prima accoglienza e a programmi di assistenza e riabilitazione. Questo cambiamento è fondamentale per restituire dignità al lavoro del personale di vigilanza e, allo stesso tempo, migliorare le condizioni per gli arrestati, che oggi sono costretti a vivere in spazi inadeguati, generando tensioni.
Il sindaco ha espresso gratitudine per il supporto ricevuto dal presidente del Tribunale dei minorenni, Cecilia Angrisano, e dal procuratore capo, David Mancini, insieme a tutti i lavoratori, per l’impegno dimostrato nel corso di questi difficili anni. Questo è un momento di ripartenza per l’Aquila e per il sistema di giustizia minorile, che si prepara a tornare a una gestione più umana ed efficace.