Un episodio di rapina ha scosso un negozio di Roma, portando all’arresto di un uomo di origine peruviana. I Carabinieri della Stazione di Roma Porta Portese, coordinati dalla Procura della Repubblica, stanno indagando su quanto accaduto in via Guglielmo Marconi, dove la refurtiva è stata prontamente restituita al negoziante.
La rapina nel negozio di moda
La rapina si è consumata all’interno di un negozio di abbigliamento, dove il 38enne si è recato con un complice. Secondo quanto ricostruito, l’uomo ha spinto il titolare del negozio dopo essere stato scoperto mentre tentava di appropriarsi di capi di abbigliamento per un valore complessivo di circa 540 euro. Questo gesto violento ha allertato non solo il proprietario, ma anche i passanti, che hanno assistito alla scena e hanno dato l’allerta ai Carabinieri.
L’inseguimento e l’arresto
Il dramma si è intensificato quando il comandante della Stazione dei Carabinieri di Roma Porta Portese, mentre si trovava in borghese e libero dal servizio, ha assistito alla scena. Immediatamente dopo aver richiesto rinforzi, ha intrapreso un inseguimento a piedi dei due malintenzionati. Nonostante le difficoltà, il comandante è riuscito a fermare il peruviano, mentre il complice è riuscito a dileguarsi nelle strade circostanti. Gli agenti hanno recuperato la refurtiva, che è stata prontamente restituita al legittimo proprietario del negozio.
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Gli strumenti per la rapina e le indagini
Successivamente all’arresto, una perquisizione personale ha rivelato che l’uomo era in possesso di arnesi destinati alla rimozione delle placche antitaccheggio, segno di un piano premeditato. Questi strumenti sono stati sequestrati per ulteriori accertamenti. I Carabinieri hanno raccolto prove significative contro il 38enne, consentendo alla Procura di formulare accuse concrete in base ai gravi indizi di colpevolezza emersi.
La situazione legale del sospettato
L’indagato è stato accompagnato presso le aule del Tribunale di Roma, dove l’arresto è stato convalidato. In un’udienza che ha seguito l’arresto, il tribunale ha disposto un obbligo di firma in caserma per l’uomo, il quale ora dovrà affrontare i procedimenti legali connessi alla rapina. È importante notare che, in questa fase delle indagini preliminari, il sospettato è considerato innocente fino a una sentenza definitiva. La ricerca del complice rimane attiva, e le forze dell’ordine continuano a indagare per identificare e arrestare il secondo uomo coinvolto nell’incidente.